Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
LeBron & Nike, un matrimonio per sempre
Nel 2005 lo aveva promesso: «nei prossimi 10 o 20 anni diventerò l’uomo più ricco del mondo. Voglio essere miliardario». Con l’estensione dell’accordo con la Nike, il primo contratto a vita che il colosso di Portland firma con un atleta, LeBron James probabilmente ha già mantenuto la parola. Anzi, è andato oltre.
Prima che venisse scelto al draft della Nba da Cleveland, nel 2003, la Nike se lo assicurò per 90 milioni di dollari, nel 2010 il compenso è salito a 30 milioni (27,5 in euro) a stagione. Un buon affare per entrambi, visto che le vendite della sua linea di scarpe da basket nessuno, Michael Jordan a parte, ne ha mai “vendute” tante - valgono circa 367 milioni di euro l’anno. Capitali enormi, che ormai vanno oltre il vecchio rapporto fra un atleta e il suo sponsor.
La cifra del nuovo accordo non è stata resa pubblica - secondo Espn è largamente superiore ai 300 milioni di dollari per 10 anni ottenuti la scorsa estate da Kevin Durant - ma la novità è che si tratta di fatto di un accordo fra due marchi, la Nike e LeBron James, che hanno deciso di lavorare insieme per sempre, creando nuove e inedite opportunità di business.
FUSIONE. Più che un contratto, insomma, siamo davanti alla fusione di due aziende. Del resto “The Chosen One”, il Prescelto, ormai da tempo ha smesso di essere semplicemente un cestista (il migliore del mondo, peraltro), per diventare un uomo d’affari a tutto tondo. La sua quota nella proprietà dell’azienda Beats (cuffie audio), di recente acquistate dalla Apple, gli ha fruttato 30 milioni di dollari. Inoltre detiene i diritti commerciali per Miami e Chicago della catena di pizzerie Blaze e la scorsa settimana un gigante come Time Warner e Turner ha investito 15,8 milioni di dollari nella sua piattaforma di contenuti sportivi “Uninterrupted”. «Io e LeBron siamo patiti della Nike sin da bambini - ha spiegato il consigliere economico di James, Maverick Carter - Aver creato un modello di business globale con loro è un sogno che diventa realtà».
L’Adidas ha sperimentato contratti del genere con il mago dei Chicago Bulls, Derrick Rose, e David Beckham, la Reebok con l’ex stella dei 76ers, Allan Iverson. Per la Nike, che nel 2003 aveva un fatturato di 10,3 miliardi di dollari, ma arriverà a 50 nel 2020, è l’evoluzione di una storia iniziata ufficiosamente con Michael Jordan e che il trentenne miliardario LeBron James promette ora di portare ad un livello completamente diverso. Sicuramente oltre la soglia dell’immaginabile.
NBA: Charlotte-Detroit 104-84, Philadelphia-San Antonio 68-119, Miami-Washington 103-114, New York-Dallas 97-104, Toronto-LA Lakers 102-93, Chicago-Phoenix 101-103, Milwaukee-Portland 90-88, Minnesota-LA Clippers 106-110, New Orleans-Boston 93-111.