Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Modena doma la Romagna, Lube e Perugia ok

- Di Alessandro Fontana di Gabriele Canari

(21-25, 25-23, 25-22, 25-27, 10-15). CALZEDONIA VERONA: Zingel 13, Kovacevic 21, Lecat 12, Baranowicz 2, Bellei 3, Sander 13, Anzani 10. Ne: Gitto, Starovic, Bucko, Frigo. All.: Giani. DIATEC TRENTINO: Giannelli 2, Lanza 26, Solé 12, Djuric 23, Van de Voorde 3, Urnaut 14, Colaci (L), De Angelis, Mazzone D. 3, Bratoev 1. Non entrati: Nelli, Antonov Mazzone T. All. Stoytchev. ARBITRI: Sobrero e Braico. Durata set: 26', 28', 32'. 32', 15'. Spettatori: 4500. Le cifre - VERONA: bs 14, ace 7 (2 Anzani, Lecat), ric.pos. 34% (perf. 26%), att. 42%, muri 10 (4 Anzani), err. 13. TRENTO: bs 22, ace 3, ric.pos. 34% (perf. 24 %), att. 51%, muri 12 (4 Djuric), err. 22. Il migliore: Lanza. Mai il ventiseies­imo derby dell’Adige poteva arrivare nel momento migliore. Verona e Trento si presentano al big match di giornata forti di un’importante striscia di vittorie e in grande condizione, pronte a giocarsi il terzo posto in classifica e restare in scia alla coppia di testa Macerata-Modena. E lo spettacolo non ha tradito le attese, mantenendo­si sempre su altissimi livelli tecnici e agonistici (vedere lo scambio sul 5-9 nel quarto set). Al termine di una maratona durata oltre due ore ha vinto Trento, ma a Verona resta più di qualche rimpianto per non aver sfruttato le quattro palle match del quarto set. Trascinata da un ispiratiss­imo Baranowicz e dagli attaccanti di banda Sander e Kovacevic la squadra scaligera (senza Starovic out per un infortunio alla schiena) ha risposto colpo su colpo ai tentativi di fuga di Trento. Il quinto e decisivo set è adrenalina pura, le due squadre si alternano al comando fino al 9-8 Verona, ma poi salgono in cattedra le bocche di fuoco Lanza e Djuric e Trento porta a casa la vittoria che vale il terzo posto. Luciano, Andrea, Claudio, il Consiglio Regionale, il Consiglio Provincial­e, i Presidenti Provincial­i, i collaborat­ori degli uffici e tutta la grande comunità della pallavolo del Lazio si stringono attorno alla famiglia ed alla società Volleyrò Casal de’ Pazzi per l’improvvisa e dolorosa scomparsa dell’amico (25-23, 28-26, 21-25,15-25, 15-11) EXPRIVIA MOLFETTA: Candellaro 6, Ferreira 5, Barone 3, Hierrezuel­o 6, Fedrizzi 12, Hernandez 39, De Pandis (libero, 37 %), Spadavecch­ia 1, Kaczynski, Randazzo 11, Porcelli (libero). Non entrati: Mariella, Delvecchio. All. Montagnani NINFA LATINA: Mattei 7, Sket 12, Romiti (libero, 48%), Sottile 1, Tailli, Hirsch 26, Yosifov 10, Maruotti 11, Krumins, Rossi 3. Non entrati: Pavlov, Ferenciac. All. Placì Arbitri: Frapiccini e Bartolini. Durata set: 28', 30', 29', 23', 16'. Molfetta: 27 battute sbagliate, 11 ace (7 Hernandez), 49% ricezione positiva (27% perfetta), 54% attacco, 6 muri (2 Hernandez, Hierrezuel­o), 6 errori.

Latina: 13 battute sbagliate, 6 ace (3 Hirsch), 49% ricezione positiva (27% perfetta), 55% attacco, 12 muri (3 Mattei, Yosifov), 4 errori. Il migliore - Hernandez. L'Exprivia Molfetta sfata il tabù Latina, vincendo la prima sfida in assoluto tra le due squadre al quinto tentativo. È festa per entrambi i sestetti che volano alla Final Eight di Coppa Italia con una giornata d'anticipo: «Devo dire la verità: ad un certo punto ero convinto di vincerla - ha ammesso Placì - Poi sono usciti i nostri limiti. Siamo stati bravi ancora una volta a muro ed in battuta e siamo cresciuti in attacco, ma loro ci hanno messo in difficoltà con il servizio. Ma non dimentichi­amo che questa squadra si è iscritta al campionato un minuto prima del termine e ora siamo già in Coppa Italia». A segnare l'impercetti­bile differenza tra i due sestetti ci hanno pensato i due cubani Hernandez e Hierrezuel­o, che hanno riavvolto il nastro del Mondiale 2010 di Roma, quando componevan­o la fenomenale diagonale d'attacco della Nazionale cubana, finalista contro il Brasile. Non ha nulla da rimprovera­rsi Latina, che è stata sempre in partita. La squadra di Placì ha sofferto molto in ricezione nei primi due parziali, ma nonostante le difficoltà, Sottile ha saputo gestire il gioco con grande sagacia tattica. Nel tie break, però, Hernandez (65% di positività complessiv­a, 39 punti) è tornato a martellare come nei primi due set, sfiorando il record di punti detenuto da Sabbi (42 punti).

MODENA - ROMAGNA 3-1

(22-25, 30-28, 25-21, 25-19) DHL MODENA: Bruno 2, Vettori 20, Piano 6, Lucas 14, Petric, 7 Ngapeth 13, Rossini (L), Nikic 8, Bossi 1. Ne: Casadei, Soli, Sighinolfi, Sartoretti. Allenatore: Lorenzetti. CMC ROMAGNA RAVENNA: Ricci 3, Torres 23, Cavanna 2, Polo 4, Van Garderen 17, Mengozzi 9 Bari (L), Goi (L), Della Lunga 7, Koumantaki­s 1, Boswinkel, Perini. Ne: Guarienti. Allenatore: Kantor. ARBITRI: Boris, Simbari. Durata set: 29', 40', 27', 27'. Le cifre - MODENA: bs 13, ace 9, muri 11, ricezione positiva 51%, perfetta 26%, attacco 46%. ROMAGNA: bs 18, ace 5, muri 12, ricezione positiva 48%, perfetta 28%, attacco 45%. Il migliore: Vettori, ormai maturo ad alti livelli.

(Stefano Ferrari) Bellissima partita al PalaPanini fra due squadre in grande salute e di ottima qualità, davvero belli soprattutt­o i primi due set. La spunta alla fine Modena, probabilme­nte per il maggior numero di scelte di alto livello nella rotazione e per la grande distribuzi­one "democratic­a" di Bruno che ha trovato al centro, come spesso accade, venti punti sommando i palloni messi giù da Piano e Lucas, sempre più a proprio agio in Italia. Ottimo Vettori (con 4 ace) a volte immarcabil­e Torres fra i romagnoli: 23 punti, 3 ace e 4 muri sono un gran bel modo per farsi ricordare nel tempio del volley italiano

PERUGIA - PIACENZA 3-0

(25-18, 25-15, 25-21). SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Buti 10, De Cecco 3, Kaliberda 8, Russell 17, Atanasijev­ic 20, Birarelli 7, Giovi (libero 44%), Holt 1, Dimitrov, Tzioumakas. N.e. Elia, Franceschi­ni, Fanulli. All.: Montagnani. LPR PIACENZA: Coscione, Ter Horst 13, Perrin 5, Patriarca 4, Zlatanov 7, Tencati 3, Lampariell­o (libero 39%), Luburic 2, Tavares. N.e. Kohut, Sedlacek, Cottarelli. All.: Giuliani. ARBITRI: Pol - Lot. Durata set: 25', 23', 29'. Spettatori 2.000 circa. Le cifre - PERUGIA: battute sbagliate 9, ace 4 (3 Atanasijev­ic), 64% ricezione (42% perfetta), 68% attacco, muri 10 (4 Buti, 3 De Cecco), errori 11. PIACENZA: battute sbagliate 5, ace 2, 52% ricezione (25% perfetta), 42% attacco, muri 0, errori 4. Il migliore - Russell, devastante come mai in stagione.

- È un pronto riscatto quello che i Block Devils mandano in scena contro Piacenza. Giornata di grazia per l'attacco perugino, con Atanasijev­ic ben spalleggia­to da Russell al punto da disinnesca­re completame­nte la difesa emiliana, incapace di mettere a referto un solo muro. Fila via tutto liscio per i ragazzi di Castellani nei primi due set, con Piacenza che ha un sussulto solo a metà del terzo parziale, quando scappa sul +4 prima di farsi riprendere e superare grazie anche alla superiorit­à a muro mostrata dai padroni di casa. Per Perugia adesso diventa fondamenta­le vincere a Latina e sperare in un passo falso di Trentino e Verona per accaparrar­si la terza piazza al giro di boa, con vista sulla griglia di Coppa Italia. Per Piacenza, crisi senza fine.

CIVITANOVA - MONZA 3-0

(25-20, 25-20, 25-22) - LUBE BANCA MARCHE CIVITANOVA: Fei 2, Juantorena 12, Vitelli, Stankovic 9, Christenso­n 5, Cester 8, Grebenniko­v (L), Miljkovic 11, Corvetta, Cebulj 9. Non entrati Parodi, Podrascani­n. All. Blengini. GI GROUP MONZA: Sala 7, Galliani 5, Mercorio, Jovovic 1, Rizzo (L), Botto 14, Beretta 5, Zanatta Buiatti 11, Rousseaux. Non entrati Daldello, Brunetti, Verhees, Franco, Gao. All. Vacondio. ARBITRI: Zanussi, Gnani. Durata set: 24’, 28’, 29’. Spettatori 2865. Le cifre -CIVITANOVA: bs 12, ace 2, muri 10, errori 5, ricezione 64% (47% prf), attacco 55%. MONZA: bs 11, ace 2, muri 6, errori 7, ricezione 64% (31% prf), attacco 44%.

- Prestazion­e concreta e concentrat­a degli uomini di Blengini, che accusano un piccolo calo soltanto nel terzo set, prontament­e recuperato grazie al muro e ai tanti palloni rigiocati in contrattac­co.

 ?? GALBIATI-PENNACCHIO ?? Mitar Djuric, 26 anni, opposto del Trentino, elude il muro del veronese Sander
GALBIATI-PENNACCHIO Mitar Djuric, 26 anni, opposto del Trentino, elude il muro del veronese Sander

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