Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

C’è il Bate La Roma deve vincere

Garcia rilancia Salah «Sì, ce la faremo»

- di Guido D’Ubaldo

E’ una di quelle notti che potranno essere ricordate. E’ una notte speciale, nella quale con una vittoria tornerà tutto a posto. La Roma non può più sbagliare, ma il confine tra il baratro e la resurrezio­ne è così sottile e dura solo novanta minuti. Garcia ha detto che serve lo spirito del derby, concentraz­ione feroce, per evitare gli errori del passato. Gli stessi commessi nella partita di andata in Bielorussi­a, quando dopo mezz’ora i gialloross­i si ritrovaron­o sotto di tre gol, quasi senza accorgerse­ne e senza trovare un perchè. La difesa della Roma è la peggiore nelle competizio­ni europee, stasera sarà prima di tutto importante non prendere gol. Da cinque anni la Roma non arriva agli ottavi di finale di Champions. Un traguardo prestigios­o per la proprietà americana, che insegue ancora il primo trofeo della sua gestione.

DUE PARTITE PER IL FUTURO.

James Pallotta sarà in tribuna. Non vede una partita della Roma dal vivo da più di nove mesi. Ha cenato con Garcia, dal quale si attende il riscatto. E’ il primo allenatore che ha scelto, la sua intenzione è quella di proseguire il rapporto con il francese fino al termine della stagione. L’altra sera gli ha ribadito la sua stima e ha gli ha chiesto i motivi delle difficoltà che la squadra sta incontrand­o nell’ultimo mese. Ma da queste due partite, stasera e domenica a Napoli, vuole vedere segnali di ripresa. Ritiene di aver costruito una squadra per vincere, non accettereb­be impassibil­e di vivere una stagione nell’anonimato, lontano dai traguardi prefissati all’inizio della stagione. Garcia ritrova Salah dopo aver riperso Gervinho a Torino. La Roma ha segnato un solo gol su azione (quello inutile a Barcellona) in un mese, senza le frecce l’attacco si è inceppato. Il tecnico francese proverà a impostare la partita su temi a lui più congeniali: partenza sprint, aggression­e al Bate Borisov subito dai primi minuti, con l’obiettivo di mettere Salah nelle condizioni di sfruttare la sua velocità. Saranno i cinque giorni decisivi per Garcia, che ha la possibilit­à di consolidar­e la sua traballant­e panchina. La posta in palio è altissima, ma in ogni caso non sarà decisiva la partita di stasera. In caso negativo potrebbe esserlo quella di Napoli. Non potrà contare neppure sulla spinta del pubblico, che spesso all’Olimpico nelle notti di Coppa è stato il dodicesimo uomo in campo. Stasera ci saranno poco più di ventimila spettatori, con la protesta della curva sud che prosegue.

RESTARE IN CORSA. Negli ottavi la Roma troverebbe di sicuro una delle big d’Europa, ma è il prestigio di andare avanti che conta. E la possibilit­à di guadagnare altri venti milioni (più o meno...) da reinvestir­e sul mercato. Perchè Pallotta in questi giorni è stato chiaro, con i dirigenti e nella cena con Garcia. Se occorre, (e occorre di sicuro) la Roma è pronta a tornare sul mercato, per correggere una squadra che ha qualche punto debole. Manca meno di un mese alla riapertura della campagna acquisti. La Roma deve giocare altre quattro partite (dopo le prime due contro Bate Borisov e Napoli restano quella con lo Spezia in Coppa Italia e quella con il Genoa, che chiude il 2015), con le quali può restare in corsa su tutto. Perchè anche la Coppa Italia a questo punto diventa un obiettivo.

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