Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Come giocherà e come reagirà Destro con un’altra punta?
BOLOGNA. Le gerarchie nel Bologna oggi sono chiare. Gioca Destro. Gli altri in panchina. Stop. Senza discussioni. Del resto sia Mancosu che Acquafresca non hanno la forza per insidiare il titolare. Destro, fino a questo momento, ha goduto di un privilegio: la società l’ha aspettato, ne ha assecondato il percorso di crescita, smussando gli angoli dei momenti di crisi (che non sono mancati, visto che il primo gol di Mattia è arrivato alla 10ª giornata). E oggi viene ripagata. Domanda: le gerarchie rimarranno tali anche con l’eventuale arrivo di Calleri? E’ un problema che dovrà, eventualmente, risolvere Donadoni. Che dovrà tenere conto anche dell’aspetto psicologico e degli equilibri all’interno dello spogliatoio.
Comunque non è affatto escluso che Calleri e Destro possano giocare insieme. Con l’argentino utilizzato da seconda punta. Le caratteristiche le ha. Calleri infatti non nasce come centravanti puro, ma come «falso nueve», attaccante di manovra. La naturale inclinazione al sacrificio di questo ragazzo, che ama svariare su tutto il fronte d’attacco, può spingere verso questa soluzione. Anche se, per dovere di cronaca, va sottolineato che l’affermazione di Calleri nel torneo argentino è arrivata quando è stato utilizzato da centravanti puro, sfruttando così quelle caratteristiche da «animale da gol» che costituiscono il pezzo forte del suo repertorio. L’ipotesi di vedere insieme Destro e Calleri regge su una premessa: il passaggio al 3-5-2. E’ una soluzione che Donadoni non ha mai accantonato. Quando arrivò a Bologna, Donadoni scelse di proseguire - giustamente sul solco del lavoro fatto in precedenza da Delio Rossi, senza procedere a rivoluzioni che avrebbero comportato solo rischi. Apportando variazioni significative, Donadoni nelle prime cinque panchine della sua gestione, ha scelto un modulo con la difesa a quattro e un attacco con un tridente composto da esterni di corsa (due tra Giaccherini, Mounier e Rizzo), pronti a sostenere le giocate di Destro. Fin qui ha funzionato. Calleri o non Calleri, il problema (o l’opportunità) si presenterà anche a gennaio, quando il Bologna si rinforzerà con un’altra punta.