Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Sextape, Benzema sospeso dalla Nazionale
La Federcalcio lo ferma: «Aspettiamo che la giustizia chiarisca»
Karim Benzema dovrà rinunciare, almeno per il momento, a qualsiasi velleità legata alla nazionale francese, in attesa che la sua posizione venga chiarita dalla giustizia e che il rapporto tra lui e Mathieu Valbuena torni sereno. Questa in sintesi la posizione presa dal presidente della Federazione Francese Noel Le Graet a seguito dello scandalo 'sextape' che ha visto coinvolti il giocatore del Lione e quello del Real Madrid, i quali per il momento non possono incrociarsi per decisione del giudice. Una scelta obbligata quella fatta da Le Graet, anche se piuttosto a malincuore perché da par suo il presidente della federazione ha tentato di stigmatizzare il comportamento e l'entourage di Benzema, a cui ha in qualche modo rinnovato il suo sostegno con le dovute distanze.
DECISIONE DIFFICILE. Più che un giudice, infatti, Le Graet è apparso nella conferenza stampa come un padre indeciso tra due figli: «Benzema non potrà essere chiamato in Nazionale, almeno fino a quando la situazione a livello giuridico non sarà chiarita, o che i due tornino amici e che il giudice autorizzi un loro confronto. Per me Karim non è una persona cattiva, ma è cresciuto in un quartiere difficile e i suoi amici sono quelli di sempre. Loro sono rimasti nel loro quotidiano, mentre lui è diventato una star internazionale, con guadagni importanti». Il presidente ha continuato ad “ammorbidire” la posizione di Benzema elogiandone poi le qualità sportive e quelle umane derivate: «E' vero che non è un ragazzo che parla molto, ma è un grande calciatore. Che cosa bisogna chiedergli? Gioca bene a calcio, è come un pesce nell'acqua, e nel Real Madrid dà sempre il massimo. Decidere questa sanzione per me non è stata una passeggiata di salute: la situazione è complessa, anche perché la giustizia non ha ancora fatto il suo corso e non sappiamo tutti i dettagli del dossier istruttorio, visto che il giudice non ha voluto darci il fascicolo».
Ovviamente la vicinanza dimostrata a Benzema non deve condurre in inganno, la vittima di questo tentativo di estorsione, per bloccare la diffusione del sextape, è, e resta, Valbuena, come ha tenuto a precisare lo stesso Le Graet: «Mathieu non ha fatto nulla, non è colpevole, ha fatto solo valere i suoi diritti denunciando i fatti di fronte al giudice. A volte succedono cose che uno non si attende, ma allo stesso tempo bisogna trovare la forza di perdonare. Non dico che domani tornerà tutto normale, ma spero che prima o poi lui e Karim possano confrontarsi come due adulti».
Il presidente Le Graet: «Karim non è cattivo, Valbuena ha fatto valere i suoi diritti»
RISPOSTE. Ovviamente non sono mancante le reazioni alla decisione presa della Federazione e qualche ora dopo l'agente di Benzema, Karim Djaziri, si è espresso con toni pacati su RMC: «Se il mio assistito ha veramente tentato di far pagare Valbuena è chiaro che dev'esser sanzionato, ma non si può mettere in prigione una persona solamente perché a parlato male di un'altra. Karim ha cercato di aiutare Mathieu, perché è un suo amico. Ha già chiesto scusa per quello che ha fatto e, se avesse potuto, l'avrebbe fatto anche con lui faccia a faccia».
PRECEDENTI. Con questa «sospensione pro tempore», Benzema va ad allungare una lista di volti noti che hanno già dovuto dire addio (in maniera definitiva o temporanea) alla maglia dei Bleus, ovvero Eric Cantona (insulti), Nicolas Anelka (insulti), Patrice Evra, Franck Ribery, Jeremy Toulalan (Knysna, Mondiali 2010), Samir Nasri (insulti) e Jeremy Menez (litigio con Lloris).