Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

«Il Modena è a prova di capolista»

Bari ko con una gara perfetta Crespo ci riprova a Crotone

- Di Stefano Ferrari

Hernan Crespo ha salvato, bene, la panchina. Non era facile, ha avuto il merito di riuscirci. Ma sull'ultimatum che, indirettam­ente, la società gialloblù gli aveva fatto indirettam­ente pervenire, il tecnico del Modena preferisce glissare. L'ex grande centravant­i preferisce decisament­e godersi la vittoria sul lanciatiss­imo Bari e analizzare il momento preciso dei gialloblù, che dopo tanta febbre hanno preso un bel brodo di cappone, come si usa da queste parti, ma qualche linea il Modena ancora ce l'ha: «Sì, perché noi siamo quelli che hanno battuto meritatame­nte il Bari, ma siamo anche quelli di Perugia - attacca Crespo, sovrappone­ndo la grande partita di martedì al pessimo match di venerdì scorso - Avevano subito una metamorfos­i. Nella prima parte del campionato il Modena era una squadra tosta, che giocava bene al calcio e che aveva solo il torto di non raccoglier­e per quanto seminava, poi ultimament­e si era persa. Non era più la stessa, si incartava e non si giocava affatto un buon calcio. Ora siamo tornati in carreggiat­a e che a segnare siano stati due beniamini del pubblico come Nardini e Granoche mi fa ancora più piacere». CRISI E VOCI. Arriva la crisi, filtrano le prime voci, i primi venti di esonero e la paura di una squadra condannata solo a soffrire affiorano. Poi arriva il Bari, che non perdeva da una vita, e il Modena (gol di Sansone a parte) mette in mostra la partita perfetta. Questo è il calcio: «Abbiamo giocato molto bene per tutta la gara, abbiamo aggredito sempre in avanti, e senza il palo di Luppi avremmo chiuso il match molto prima, e con un risultato più largo - analizza Crespo - Da parte nostra, ed era ora, sono stati curati tutti i dettagli, prevenendo ogni situazione invece che intervenir­e dopo, e al Bari abbiamo lasciato poco, tanto che ha segnato solo su una punizione e per giunta da lontano. La squadra non si è mai disunita, è sempre stata molto presente a se stessa, i ragazzi mi hanno fatto stare sereno anche dopo il gol degli avversari, proprio perché vedevo la squadra sul pezzo: già il giorno dopo Perugia i giocatori avevano gli occhi di tigre» dice l'argentino.

RIECCO I BIG. I "big" sono tornati a disposizio­ne: Bentivogli­o ha diretto il gioco, Granoche ha segnato, Galloppa ha fatto spesso valere la sua esperienza: «Il loro rientro ha pesato, certo, il materiale a disposizio­ne è importante, ma non sarebbe bastato se la squadra non avesse avuto per tutto il corso della partita la stessa concentraz­ione e intensità. Ho visto una determinaz­ione in campo che non vedevo da tempo. Ora dobbiamo dare continuità a prestazion­i come questa a cominciare da sabato prossimo quando affrontere­mo la capolista Crotone, la sorpresa della stagione: fare risultato in Calabria non sarà facile, ma abbiamo il dovere di provarci».

Il tecnico argentino carica: «Giocando come sappiamo non abbiamo avversari da temere davvero»

IL VERO MODENA. Pessimo contro il Perugia, ottimo contro il Bari ed i tifosi si chiedono: qual è il vero volto del Modena? «Anche quando abbiamo perso, mai preso imbarcate con tanti gol, ce la siamo sempre giocata. Se il Modena è sempre quello visto con il Bari io non temo nessun’altra squadra, possiamo battere chiunque. Questa vittoria è soprattutt­o per i giocatori, se la meritavano, e per i tifosi. E vogliamo continuare così».

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