Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
A Barcellona Superprestigio con Marquez
Valentino Rossi ha scritto ieri la parola fine allo strascico legale seguito all'ormai famoso contatto con Marc Marquez sul circuito di Sepang, durante il GP di Malesia, che gli è costato di fatto il titolo iridato nella MotoGP. Il pilota marchigiano ha infatti ritirato il ricorso presentato al Tas (Tribunale arbitrale per lo sport) con il quale contestava la sanzione di tre punti di penalità per quel contatto con il centauro spagnolo poi caduto e ritirato, sanzione sfociata (a causa di un cumulo di punti) nell'obbligo di partire dall'ultimo posto nella gara finale (e decisiva) della stagione, a Valencia. E come inevitabile conseguenza, lo stop a sogni e speranze di conquistare il decimo titolo mondiale. Come poi è puntualmente accaduto sul circuito Ricardo Tormo con la rimontona e il quarto posto finale ottenuto in gara da Vale, reso tutto vano dal successo dello stesso Lorenzo davanti a Marquez - intento a non disturbare troppo Jorge - e a Pedrosa. Un epilogo scontato ma ugualmente discusso con Jorge a festeggiare il quinto titolo iridato della carriera e un Rossi disgustato eppure consolato dal pubblico spagnolo.
Il Tas, sul proprio sito, ieri ha comunicato di aver accolto la rinuncia del pilota italiano a insistere nella causa, presentata a suo tempo con carattere d'urgenza e comunque respinta il 5 novembre, confermando la sentenza presa della Commissione gare subito dopo Sepang. In un primo momento Rossi aveva manifestato l’intenzione di proseguire l’azione legale mentre il Tas portava comunque avanti l’arbitrato.
Ora, a cose fatte, e a Mondiale ormai perso, Rossi ha deciso di fare un passo indietro, nella consapevolezza che insistere nel ricorso non gli avrebbe portato alcun risultato positivo e tantomeno restituito il titolo. L’azione legale viene così archiviata, ma è difficile interpretare come segnale distensivo la decisione di Valentino. Al di là del buon senso dimostrato, non sarà facile cancellare quello che è successo e cambiare convinzioni piuttosto salde nella testa del pesarese. E’ tutto pronto per la terza edizione del Superprestigio di Barcellona. Sull’ovale sterrato di 200 metri in gara, per un giorno, i migliori specialisti del dirt track contro i piloti del motomondiale. Domani al Palau Sant Jordi dalle 18.30 fino alle 22 correranno gli Junior (talenti in erba), gli Open (specialisti) e i Superprestigio (piloti velocità). Dopo le qualificazioni le finali per classe e infine a la Superfinale (allungata a 16 giri) tra i migliori delle due categorie. Marc Marquez, vincitore 2014, guida una lunga lista con il fratello Alex, Rins, Elias, Kallio e altri. Tra gli italiani Baldassarri e Pasini. Tra gli specialisti spicca il nostro Cecchini.