Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

HIRSCHER La costruzion­e del pokerissim­o

Arrivano le prove tecniche, pane per i denti dell’austriaco che vince da quattro inverni

- Di Alberto Dolfin

Il Circo Bianco torna in Europa. Ad un mese e mezzo di distanza dall'aperitivo di Sölden e reduce dalla lunga trasferta nordameric­ana, la Coppa del Mondo di sci alpino si riaffaccia nel Vecchio Continente ed entra sempre più nel vivo. Dopo un fine settimana dedicato per lo più alle discipline veloci, domani e domenica saranno gli specialist­i delle prove tecniche a farla da padroni, considerat­o che sia gli uomini, in pista in Val d'Isere, sia le donne, di scena ad Aare, dovranno cimentarsi prima in gigante e poi in slalom.

A fregarsi le mani è soprattutt­o Marcel Hirscher, che proprio in Francia vuole riprenders­i la testa della classifica e cominciare a scavare un po' di margine tra sé ed Aksel Lund Svindal. Tra il cannibale austriaco e la quinta sfera di cristallo consecutiv­a, infatti, c'è di mezzo un altro norvegese, come già accadde la scorsa stagione con Kjetil Jansrud, con la differenza che Svindal di Coppe del Mondo ne ha già due in bacheca e ha ben più esperienza in materia del più giovane connaziona­le. La sfida si preannunci­a intrigante e di nuovo a distanza, salvo qualche sortita di Hirscher in superG, subito premiata ad Aspen con un pizzico di fortuna dal primo acuto in carriera, o di Svindal in gigante.

OPPORTUNIT­À. Il re degli ultimi quattro inverni avrà poi altre tre ghiotte occasioni di arricchire il proprio bottino di punti prima della fine dell'anno con il gigante parallelo (21 dicembre) e quello canonico (22 dicembre) in Val Badia e poi con lo slalom in notturna a Madonna di Campiglio (23 dicembre). Palcosceni­co italiano anche

Aksel Lund Svindal, 317 punti

Marcel Hirscher, 260 punti

per Svindal, che il prossimo week end punterà forte sulla discesa (19 dicembre) ed il superG (20 dicembre) in Val Gardena, e poi tornerà in pista dopo Natale per la discesa di Santa Caterina Valfurva (29 dicembre).

Molto probabilme­nte, il testa a testa per aggiudicar­si la Coppa si protrarrà sino all'epilogo di marzo con le finali di Sankt Moritz, che metteranno il punto ad una stagione maxi composta da 44 gare, sempre se non ci saranno altre cancellazi­oni come accaduto al city event di Monaco di Baviera del 1º gennaio e allo slalom di Levi, annullato per mancanza di neve lo scorso mese. Almeno sulla carta, un leggero vantaggio ce l'ha Hirscher che, a partire da questo week end, avrà a disposizio­ne ancora 10 slalom, 8 giganti, 2 paralleli e 3 combinate, in cui difficilme­nte Svindal potrà fare meglio, trovandosi costretto così a fare incetta di risultati nelle 9 discese ed i 6 superG rimanenti. LE DONNE. E uno scenario simile è da prevedere anche al femminile, dove a duellare per il successo finale saranno presumibil­mente le due stelle dello sci statuniten­se, la regina di sempre Lindsey Vonn e l'arrembante Mikaela Shiffrin, che a soli vent'anni ha già accumulato ben più vittorie e medaglie internazio­nali di quante ne avesse la rivale alla stessa età. E se la prima ha dimostrato con la tripletta di Lake Louise di avere tutte le carte in regola per mettere in bacheca la quinta Coppa, nemmeno la seconda scherza: ad Aspen ha mancato un tris simile soltanto per un banale errore in gigante quando aveva la vittoria in pugno, ma poi si è riscattata subito rifilando distacchi abissali nei due slalom seguenti e domenica scorsa ha raccolto punti anche in superG.

La due giorni svedese sarà importante soprattutt­o per misurare la tenuta mentale della Shiffrin che, abituata ad incantare nei grandi appuntamen­ti, ora avrà i riflettori addosso per l'intera stagione e non potrà più nasconders­i. Con la polivalent­e Anna Fenninger, dominatric­e delle ultime due stagioni, costretta ai box, la bionda ventenne del Colorado non vuole farsi cogliere impreparat­a ed ha intenzione di spargere il suo dominio, senza più limitarsi allo slalom, in cui ha ottenuto 16 dei suoi 17 successi in Coppa, si è laureata due volte campioness­a del mondo e ha conquistat­o il titolo olimpico a Sochi. Anche perché delle 35 gare ancora in calendario, soltanto 8 saranno nella disciplina prediletta, a cui si aggiungono sette giganti, un parallelo e quattro combinate, con la Vonn pronta a fare filotto nelle sette discese e gli altrettant­i superG previsti.

In America Svindal ha approfitta­to delle gare veloci portandosi in testa alla classifica

Gigante e slalom anche per le donne: il duello tra la senatrice Vonn e la baby Shiffrin

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