Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il Napoli sogna con Higuain La Roma di Dzeko ci crede

L’azzurro insegue Maradona: «Ma Edin fa paura». E il romanista cerca se stesso

- > EVANGELIST­I, MAIDA E GIORDANO

Ciascuno dei due è dove vuole essere, ma dovevano stare l’uno al posto dell’altro. Qui e ora, senonché le storie di Gonzalo Higuain ed Edin Dzeko si sono incrociate, avvolte l’una sull’altra come piante d’edera aggrappate allo stesso muro. La Roma voleva Higuain e avrebbe venduto la strada dello stadio che non ha ancora per ingaggiarl­o, il Napoli è andato a un dito dal prendere Dzeko quando Walter Mazzarri chiese ad Aurelio De Laurentiis vari gadget uno dei quali era il centravant­i bosniaco. Venne Benitez e con lui Higuain, mai davvero fiorito nell’aiuola del Real Madrid nonostante i gol, i titoli e gli allenatori convertiti.

FREQUENZA. Higuain sbagliava parecchio davanti alla porta e questa leggenda malefica gli macchiava il carisma. Finché qualcuno non si prese la briga di calcolare che segnava un gol ogni 69 minuti di campo, meglio per esempio di Hugo Sanchez che era arrivato a 80. Oggi nessuno avverte la necessità di mettersi a contare la frequenza delle reti del Pipita (in questo campionato una ogni 90’ esatti, comunque) perché la discussion­e sarebbe oziosa. Bastano i gol in sé, la profondità alla quale scavano la classifica, il modo in cui il Pipita li segna creandoli dal nulla.

Daquest’altraparte­laRoma aspetta ancora le realizzazi­oni di Dzeko, diventato in rapida succession­e, da uomo del destino, giocatore in via di sviluppo, quindi equivoco tattico e infine caso enigmatico.

E’ il cielo che li mette di fronte, o di schiena se entrambi faranno il loro mestiere di attaccante, l’uno contro l’altro, in una sfida ancora da scudetto sinquandod­ura.Enonc’èmotivo di pensare che non durerà, pure con questa Roma friabile, pure con questo Dzeko condannato a impersonar­e Totti e a domare palloni inselvatic­hiti fuori dell’area di rigore.

Il bosniaco gironzola per il campo annodando la squadra e si rende utile. Lo fa anche Higuain, che però poi ottiene la ricompensa di inviti continui al tiro in porta, alla violazione della difesa avversaria. Più libero di scatenare la fantasia, fors’anche più fantasioso per tradizione familiare, pittrice la madre di Higuain, soldato che al mattino salutava la famiglia senza sapere se l’avrebbe rivista il padre di Dzeko. Oppure non c’è memoria genetica in nessuno dei due, solo piani diversi di calcio e di fisico, l’argentino che segna 8 volte di destro e 6 di sinistro ma nessuna di testa, il bosniaco 2 volte di destro e una di testa dall’1,92 che è. Date palla bassa a Higuain e lui saprà toccarci il cielo. Ma Dzeko non è una palafitta piazzata davanti al portiere, non ha mai voluto esserlo, ancor meno da quando in patria si è sentito chiamare kloc, lampione, da uno che non intendeva neppure offenderlo.

STORIA. Sono tutt’altro che nemici i due nemici di oggi. Neppure amici ma solo per distanza tra i campionati che hanno frequentat­o, Si capirebber­o, con le loro facce impermeabi­li a qualsiasi varietà di allegria sguaiata, quella da parà francese dell’argentino che infatti per puro caso è nato a Brest dove giocava il padre, El Pipa e quindi Gonzalo doveva essere El Pipita; la faccia del bosniaco indurita dalla paura di morire che lo prendeva agli spari fuori di casa. Preferireb­bero non incontrars­i, non adesso. «Higuain è il migliore che c’è in Italia», dice Dzeko. Higuain contraccam­bia: «La Roma lo ha scelto e questo dice tutto. Se ha problemi è solo perché è appena arrivato in Italia dove il calcio è difficile». Lo è stato per tutti tranne che per Maradona. Eppure Higuain se segna contro la Roma arriva a 9 partite consecutiv­e con gol al San Paolo e supera il primato ottenuto da Diego nel torneo 1987-88. Mentre Dzeko se segna esorcizza dubbi, timori e fantasmi. Higuain vuole fare la storia a Napoli dove Sarri in un colloquio di pochi minuti lo ha convinto a restare, Dzeko vuole cambiare la sua storia a Roma. Non si voltano indietro, non è roba da centravant­i.

L’argentino segna al San Paolo da otto partite: se va in gol supera un record del mitico Diego

Dzeko è stato vicino al Napoli, la Roma voleva Higuain Nessun rimpianto e stima reciproca

 ??  ?? Gonzalo Higuain, 28 anni
Gonzalo Higuain, 28 anni
 ?? MOSCA ?? Gonzalo Higuain, 28 anni, attaccante del Napoli
MOSCA Gonzalo Higuain, 28 anni, attaccante del Napoli
 ?? BARTOLETTI ?? Edin Dzeko, 29 anni, attaccante della Roma
BARTOLETTI Edin Dzeko, 29 anni, attaccante della Roma
 ??  ?? NAPOLI, stadio San Paolo (ore 18) ARBITRO: Rizzoli di Bologna. Arbitri d’area: Banti e Gervasoni. Guardaline­e: Cariolato e Padovan. Quarto uomo: Barbirati. PREZZI: 150, 75, 45, 40, 18. TV: Sky Sport 1, Sky SuperCalci­o, Sky Calcio 1, Mediaset Premium
NAPOLI, stadio San Paolo (ore 18) ARBITRO: Rizzoli di Bologna. Arbitri d’area: Banti e Gervasoni. Guardaline­e: Cariolato e Padovan. Quarto uomo: Barbirati. PREZZI: 150, 75, 45, 40, 18. TV: Sky Sport 1, Sky SuperCalci­o, Sky Calcio 1, Mediaset Premium

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