Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Ibrahimovi­c e il Belgio ma l’Italia è già pronta

Un girone di ferro Conte è tranquillo «Preferisco trovare subito le più forti»

- > SANTONI

Il Belgio dei predestina­ti De Bruyne e Hazard (e dei nostri Nainggolan e Mertens), numero uno del mondo, il 13 giugno a Lione; la Svezia di Ibra il 17 a Tolosa; l’Irlanda che fu del Trap, il 22 a Lilla. Ecco quello che ci aspetta in Francia il prossimo giugno. Come nel 2011 l’Italia è stata la penultima squadra tirata a sorte (prima dell’Ungheria), per completare in questo caso il gruppo E della fase finale di Euro 2016. E tutto sommato è andata meglio di allora, quando, oltre ai verdi di Trapattoni, pescammo Spagna e Croazia.

LA SORTE. Eravamo nelle mani di Trezeguet, stavolta, come quattro anni fa in quelle di Van Basten. Sarebbe stato troppo un altro golden gol ai nostri danni, come quello che ci fece piangere 15 anni fa. Quando il sorteggio stava volgendo al termine, restavano quattro palline da estrarre, dalla urna 2, si trattava di completare il gruppo C, con Germania, Polonia e Irlanda del Nord. Un paio di ore prima, Boniek ci aveva “assicurato” che questo sarebbe stato il gruppo degli azzurri. A lui invece è toccata l’Ucraina. Ma i pericoli per la Nazionale non erano finiti, anzi. Conte ha schivato anche il

La Coppa in palio Gruppo D, decisament­e il più impegnativ­o, con Spagna, Repubblica Ceca e Turchia. Trezegol lo ha completato con la Croazia, riservando a noi, poco dopo il terzetto già ricordato.

Tabellone finale alla mano si può dire che se la ride il Portogallo di CR7 (Gruppo F, con Islanda, Austria e Ungheria) e sembra avere la strada in discesa la Francia di Deschamps, che aprirà il torneo il 10 giugno a Saint Denis contro la Romania, aspettando poi di incontrare l’Albania di De Biasi e la Svizzera di Petkovic. Può sorridere anche Hodgson, la sua Inghilterr­a a punteggio pieno se la vedrà con Russia, Slovacchia e il Galles di Bale. Serve sempre ricordare che questo maxi Europeo voluto da Platini, promuove agli ottavi 16 squadre su 24 (le prime due più le quattro migliori terze). In linea teorica, vincendo il nostro girone, l’Italia incontrere­bbe la seconda del gruppo D (presumibil­mente una tra Croazia, Repubblica Ceca e Turchia), il secondo posto l’assocerebb­e alla prima del girone F (Portogallo) mentre il terzo porterebbe quasi certamente a Spagna o Francia.

IMMAGINI. E’ stata una cerimonia dallo strano sapore, in un Palais des Congrès ultrablind­ato e sfiorato anche da una manifestaz­ione ambientali­sta organizzat­a nel giorno di chiusura della Cop21 (la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiament­i climatici). Se Gullit e Lizarazu sono stati i cerimonier­i impeccabil­i (aiutati alle urne da Bierhoff, Panenka, Charistea e il già ricordato Trezeguet), con il Segretario Generale Infantino unico a ricordare brevemente quanto accaduto un mese fa a Parigi, lo spettacoli­no che ha preceduto il sorteggio ha avuto momenti imbarazzan­ti: soprattutt­o il Can-can iniziale di 20 ballerine mozzafiato che hanno costretto la regia a usare il campo lungo per non fare entrare altrettant­i posteriori dentro le telecamere.

INSIDIE. Lasciando stare il contorno, veniamo al sodo, è il caso di dire. Conte ha spiegato a caldo come sia il Belgio la favorita del girone. La sconfitta di Bruxelles, nella tragica notte parigina, un mese fa, ha mostrato una squadra molto talentuosa ma non particolar­mente incline al gioco. La Svezia dopo Ibra rimanda al famoso biscotto con la Danimarca che chiuse la carriera azzurra del Trapattoni nel 2004. Eppoi sempre via Trap, eccoci all’Eire, che l’Italia batté quattro anni fa a Poznan con i gol di Cassano (l’ultimo in azzurro) e Balotelli.

La Francia pesca un gruppo morbido ma avrà anche la caricatiss­ima Albania di De Biasi

Per la Spagna c’è la Croazia Germania contro Lewandowsk­i E Galles-Inghilterr­a

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Il girone E con l’Italia
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