Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Felicità Jovetic: «Crediamo allo scudetto»

Mancini: Lui e Icardi cominciano a conoscersi, hanno giocato entrambi molto bene

- di Andrea Ramazzotti INVIATO A UDINE

Sorride Stevan Jovetic, che ritrova il gol dopo oltre tre mesi: «Sono veramente contento, soprattutt­o perché abbiamo conquistat­o i tre punti. Io e Icardi, penso, siamo una buona coppia e nel prosieguo del campionato lo dimostrere­mo di sicuro. Ovviamente, bisogna giocare di più insieme: migliorere­mo sempre di più. Lo scudetto? Siamo sempre lì e ci crediamo. Se non ci credessimo, come potremmo vincerlo? Certo, ci sono altre tre o quattro squadre che lottano, ma dobbiamo pensare solo a vincere le nostre partite: alla fine, faremo i conti». Un cenno al Manchester City: «Ho avuto problemi dei quali non voglio parlare: all’Inter mi trovo benissimo, sono qui da quattro-cinque mesi, ma è come se ci fossi da due anni. Mi hanno accettato benissimo, li ringrazio e cercherò di fare gol e assist per portare lo scudetto o la coppa, perché vogliamo vincere qualcosa». SIMULAZION­I. «La partita è stata difficile - dice Roberto Mancini -, l’Udinese ha dimostrato di essere una squadra in forma e ci ha messo in difficoltà, ma abbiamo dimostrato di saper soffrire bene. Non esistono partite semplici elo spirito è quello giusto. Per chi tiferò adesso nelle sfide dirette tra inseguitri­ci? Non cambia molto, è ancora presto: tutte continuera­nno a lottare per il titolo». Inevitabil­e una domanda su Icardi: «Segnare è il suo lavoro: non abbiamo mai avuto preoccupaz­ioni perché alla fine i gol li farà. È normale che gli attaccanti attraversi­no momenti di appannamen­to, ma finora è arrivato a 7: un buon bottino. Ha giocato molto bene, come Jovetic: cominciano a conoscersi e questa è una cosa positiva. Montoya? Da un po’ pensavo di farlo giocare: il suo rendimento è forse l’aspetto che mi rende più felice, non era facile dopo mesi di inattività. Il record di Mourinho battuto? Quell’Inter ha vinto, questa ancora nulla: per ora i numeri contano poco. La migliore difesa? Va bene, dobbiamo diventare anche il miglior attacco, quanto ai cartellini, quello di Telles non c’era: di simulazion­i nelle ultime 5 partite ne avrò viste almeno 20, bisogna smetterla e ammonire. A chi dedico la vittoria? A una bambina, Aurora, che purtroppo è volata in cielo.”

INTENSITA’. «Gli errori possono capitare - sospira Stefano Colantuono -. È un peccato perché abbiamo fatto una grande gara, specie nel primo tempo. Ma se non fai gol diventa difficile, e contro squadre come l’Inter certe distrazion­i le paghi. Nel secondo, sono venute meno le energie. Mi auguro che prestazion­i del genere si ripetano, errori individual­i a parte. Non siamo stati inferiori ne all’Inter ne alla Fiorentina. Di Natale? Ne parliamo sempre e non voglio tornare sulla questione del futuro: ha giocato, ha fatto il suo».

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