Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
E il ct conferma: il nostro ritiro sarà a Montpellier
Come avevamo anticipato, la Nazionale ospite del club rivelazione nel 2012: centro sportivo e hotel collegato
«Avete scelto il ritiro?». «Sì, andiamo a Montpellier. Ho appena visitato struttura e albergo. Mi piace molto». L’ufficializzazione arriva così, mentre Zibi Boniek, ora presidente della Federcalcio polacca, e Antonio Conte parlano cordialmente, nella hall del Meridien Etoille, aspettando l’ora del sorteggio. «E voi?». «No, io ho voluto aspettare per scaramanzia...Poi ho telefonato al presidente della Federcalcio olandese, Van Praag...ma loro avevano opzionato un castello a cinque stelle...». Già, c’erano soluzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche, tra le 68 proposte (albergo-campo di allenamento) preparate dalla Uefa e inviate alle 23 federazioni approdate alla fase finale di Euro 2016. A scorrere la brochure si dimentica il clima pesante che circonda il Palais des Congrès parigino: non sarebbe male trascorre una quindicina di giorni al Les Fontaines di Chantilly o al La Chartreuse du Val Sain Esprit di Lille oppure all’Hermitage Barriere de La baule o magari a Saint Malo o a Biarritz.
L’Italia invece ha fatto una scelta più sobria e funzionale, dopo che la task force federale addetta alla soluzione delle questioni logistiche, guidata come sempre dal segretario Vladovich, dopo una lunga scrematura tra Nord, Centro e Sud della Francia, gli aveva preparato le tre opzioni possibili. La uno appunto era Montpellier, nel cuore della Linguadoca. Ogni federaazione qualificata infatti può esprime tre scelte decrescenti sul panel di proposte Uefa: dove si è secondi o terzi si sta poi alla decisione di chi è primo (su Parigi-Centro sportivo del Psg l’Italia aveva la sua seconda scelta vincolata).
MHSC-MARRIOT.
Dunque, Conte venerdì ha visitato il Centro Sportivo del Montpellier, e l’albergo “collegato”, il Courtyard Marriott. Si tratta di una soluzione in stile con quella polacca, 4 anni fa. Niente isolamento esotico, come a Mangaratiba, ma struttura alberghiera in città e campi di allenamento e aeroporto raggiungbili in una ventina di minuti. In particolare il Courtyard si trova davanti all’Hotel de Ville (e si affaccia sul Lez, fiume cittadino), nel quartiere di Port Marianne. Progettato dalle archistar francesi Jean Nouvel e François Fontes, questo Marriot a 4 stelle ha un aspetto moderno senza sfarzo. Le 123 camere su tre piani hanno arredamenti di design a prezzi familiari (ora si può dormire con 135 euro a notte). Naturalmente provvisto di ristorante, il bistrot Oleo Pazzo Mediterranean, ha sale conferenze, una spa, una palestra di 70 metri quadri, una piscina riscaldata. L’Italia disporrà di due piani dell’albergo (90 camere) anche se Conte avvrrebbe preferito tutto l’albergo a disposizione della Nazionale. A differenza del Brasile, la squadra alloggerà senza parenti al seguito.
AL LAVORO. Per quanto riguarda il Centro sportivo l’Italia lavorerà al Mhsc, acronimo che sta per Montpellier Herault Sport Club, il Davide che ha sbalordito la Francia, diventando campione nel 2012, superando il gigantesco Psg. Oltre al titolo il fiore all’occhiello del club è appunto il Centro sportivo Gasset (che gli azzurri avranno totalmente a disposizione), inaugurato il 27 marzo scorso: 11 ettari di superficie, con club house per la squadra, palestra, sale video, sala stampa, sala conferenza e centro medico e 8 campi, 4 in erba e 4 sintetici, intitolati a grandi giocatori del passato del Montpellier: il campo 3 all’ex romanista Yanga-Mbiwa, cresciuto proprio qui, il 4 a Laurent Blanc, attuale tecnico del Psg, il 2 a Jean Marc Valadier, il 5 a Jean Luis Gasset, il 6 a J. Christophe Rouviere, l’8 a Pascal Baills e il 7 in onore di Mama Ouattara, già stella ivoriana del club negli anni ‘70, morto tragicamente in campo, da vice del ct Michel, nel 2004. Non solo, gli azzurri cammineranno sulla Walk of fame del Montpellier, con i grandi ex che hanno lasciato sul cemento il segno dei propri scarpini.
Scelto un hotel a quattro stelle: all’Italia saranno riservati due piani Niente famiglie
Per gli allenamenti struttura moderna: 8 campi, club house palestra, sala video e sala conferenze
OCCHIO AI...NUDISTI. Come piace al ct, il centro garantisce discreta “copertura” da occhi indiscreti. Piuttosto il ct dovrà stare attento alle giornate di libertà. A 10 chilometri da Montpellier, sul mare, infatti si trova Cap d’Agde, una delle capitali del nudismo mondiale, dove senza timore di essere spiati si va nudi anche in banca.