Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Il tweet alla Juve «Sei bellissima»

Il tecnico parla di scudetto: «Il favorito è Mancini, ma noi ce la vogliamo giocare»

- Di Antonio Barillà

«I ragazzi hanno fatto una partita pratica e solida: abbiamo meritato la vittoria contro un’ottima Fiorentina». Massimilia­no Allegri sintetizza perfettame­nte un successo d’oro - il sesto di fila - che proietta la Juve al quarto posto in graduatori­a: «Dopo la sconfitta con il Sassuolo abbiamo cambiato delle cose, però è stato necessario un po’ di tempo: siamo ancora lontani dalla vetta, ma in questo momento l’importante è lo spirito. Stanno tornando tutti gli infortunat­i e anche chi entra dalla panchina fa bene».

PALLEGGIO. Partita solida e pratica, non vuol dire che non sia stata bella: «Lo è stata, soprattutt­o nel primo tempo: la Fiorentina non ha fatto altri tiri oltre il rigore, potevamo fare meglio sul piano del palleggio». Commenti che sfumano in nuove speranze, in sogni che sembravano perduti: «Anche la Juve per lo scudetto? Dobbiamo fare una corsa autonoma e vedere se riusciamo ad arrivare nei primi tre posti. L’Inter sta andando molto forte, in questo momento è la favorita: è costruita bene e ha un allenatore vincente, fa paura e per raggiunger­la dobbiamo fare un’impresa. Pensiamo prima alla Fiorentina e al Napoli che sono più vicine, facciamo un passo alla volta, concentria­moci sul Carpi che è il prossimo avversario: al momento siamo a sei punti dal primo posto».

SCIA. Certo, la scia di vittoria fa impression­e: «Infilarne sei non è mai facile in Serie A, cerchiamo di vincere anche la prossima per passare un Natale tranquillo. Dobbiamo migliorare sul piano del gioco e del palleggio, però in questo momento l’importante è mantenere la solidità». Capitolo Dybala, inevitabil­e: «E’ un giocatore importante che diventerà straordina­rio. E’ cresciuto molto sul piano tattico e mentale perché giocare al Palermo e nella Juve è diverso». Nota su Mandzukic: «Ha segnato quando stava preparando­si a uscire, a volte ci vuole fortuna. Ha fatto un gran gol, d’altronde è un calciatore di caratura internazio­nale». Una parola per Pogba, perfino fischiato: «Ha commesso qualche errore, ma ha fatto una gran partita. A volte cerca le giocate a effetto. E’ giusto che si arrabbi perché soprattutt­o dentro l’area uno come lui deve essere più determinan­te». Infine, un cenno al sorteggio di Champions: «Gli ottavi erano l’obiettivo minimo, siamo soddisfatt­i: in questo momento Bayern, Real e Barcellona, sul piano tecnico, sono superiori, ma noi siamo stati finalisti e anche le altre non ci vorranno incontrare. Adesso, però, pensiamo alla Coppa Italia e al campionato». E alla squadra un tweet nella notte: «Hai lavorato quando le cose non andavano bene, ora 6 bellissima. Ce la giochiamo, nessun calo di tensione».

CORAGGIO. Paulo Dybala sorride, il gol che ha messo a segno è l’ottavo in campionato: «E’ bello segnare, però conta aver trovato una vittoria molto importante. Dopo la sconfitta con il Sassuolo avevamo 11 punti meno della Roma? Significa che dobbiamo continuare così, che la strada è quella giusta. Eravamo lontani, ma il tecnico ci aveva detto che prima di Natale saremmo dovuti essere dove siamo. Rimane una partita: siamo vicini all’obiettivo. Manca ancora tantissimo alla fine del campionato: davanti sono tutte squadre forti, che giocano bene. La Fiorentina che abbiamo battuto gioca un calcio bellissimo, sono stati premiati il nostro coraggio e la nostra voglia». Il racconto del gol: «Ho visto che il difensore

La gioia di Dybala «Più del gol conta questa vittoria Ora siamo quarti la strada è questa»

arrivava troppo veloce, quindi se gli facevo la finta ero sicuro che non riuscivo a prendere la palla, poi il portiere è uscito e mi ha lasciato lo spazio».

CAPELLI. «Volevo passare la palla a Manduzkic, che era sul secondo palo - confessa Juan Cuadrado, parlando del suo gol -, invece l’ho colpita con i capelli ed è finita dentro. Dobbiamo continuare così, per il momento la favorita è l’Inter. La mia prestazion­e? Penso di aver fatto un grande lavoro in fase difensiva, direi sei».

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GETTY IMAGES Paulo Dybala, 22 anni, autore del terzo gol

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