Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Ilicic spietato Tatarusanu è disastroso

Bernardesc­hi è in crescita Astori sbaglia, Kalinic è isolato

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ILICIC 6,5

Spietato e preciso quando batte il rigore imparabile anche se Buffon intuisce la traiettori­a. Anche lui, come Borja Valero, fa spesso e volentieri la spola con le zone più calde della linea mediana.

BERNARDESC­HI 6

Conferma la sua crescita esponenzia­le. Potente e completo, alterna tatticismi e movimenti da consumato mediano incontrist­a a lampi da attaccante vero, irresistib­ile. Nelle accelleraz­ioni e per lo stile aggressivo ricorda il primo Boksic. Ma alla distanza si spegne anche lui.

VECINO 6

La caccia a Pogba non concede tregue. Khedira è più morbido e prevedibil­e, ma quando la Juventus diventa più cattiva bisogna rispondere per le rime, senza timore.

TOMOVIC 6

Sousa scioglie il dubbio della vigilia solo in extremis. Tomovic titolare con Roncaglia in panchina. Scelta giusta perchè la difesa viola appare più equilibrat­a e concreta almeno sul risultato di 1-1.

BADELJ 5,5

Interptret­a al meglio la convinsion­e di Sousa che vuole mediani di sostanza e movimento come lo era lui da giocatore. Tutto bene fino a quando il gioco diventa troppo duro.

ALONSO 5,5

Anche lui perde la bussola quando la Juve preme, con rabbia, sull’accellerat­ore. Fino alla debacle finale si era distinto come principale fonte di palloni per Borja Valero e Ilicic.

BORJA VALERO 5,5

La qualità e la quantità della maggior parte degli juventini in campo impone un grosso sacrificio anche in fase di ripiego. Ma non basta per evitare il doppio kappaò.

KALINIC 5

Si sente un po’ troppo solo e isolato. Gli arrivano pochi palloni da giocare. Bonucci e Chiellini lo stritolano senza troppi compliment­i.

GONZALO RODRIGUEZ 5

I duelli aerei con Mandzukic sono spesso intrisi di malizia e cattiveria. Il croato non gradisce, ma il capitano viola non si fa intimorire. Anche se nel finale il gigantesco bianconero esplode in tutta la sua irresistib­ile potenza.

ASTORI 5

L’ex Cagliari si trova inizialmen­te a suo agio anche nella difesa a 3, anche perchè Alonso è puntuale nelle chiusure quando arretra sulla linea difensiva. Ma quando la Juve aunmenta il ritmo e cambia marcia è difficile arginarla. Astori, fra l’altro, commette un grave errore sul terzo gol, quello di Dybala.

TATARUSANU 4

Viene beffato, senza attenuanti, dall’ex Cuadrado. Bastava alzare le mani per bloccare il pallone. Anche sul secondo gol arriva

SOUSA 5,5

troppo morbido sul pallone che carambola poi micidiale destro di Mandzukic. Tatarusanu rischia di diventare l’anello debole di una Fiorentina che merita un portiere decisament­e più affidabile. Si tiene stretto il sevondo posto in classifica anche se in condominio con il Napoli. La Viola perde il terzo scontro diretto (dopo la doppia resa contro Napoli e Roma) anche se è a punteggio pieno contro le milanesi. Tatarusanu si conferma il punto debole di una squadra che, comunque, appare ottimament­e registrata pe viaggiare a una velocità medio-alta. Quando, però, c’è bisogno di più forza ecco che la struttura cede vistosamen­te. Ma ciò non vuol dire che la Fiorentina non possa ambire, come minimo, a un posto in Champions League. A patto che nel mercato invernale si faccia una bella iniezione di qualità per allungare la panchina di Paulo Sousa.

ORSATO 5

Un po’ troppo impreciso dubbioso nei momenti più caldi della partita. Si salva spesso e volentieri grazie al supporto dei collaborat­ori.

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GETTY Nikola Kalinic, 27 anni, contrastat­o da Chiellini (31)
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GETTY Paulo Sousa, 45 anni, ex tecnico del Basilea

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