Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

SARRI «Il gol annullato? Viziato due volte»

«A quanto pare sul cross la palla è uscita e Iturbe fa sicurament­e fallo su Albiol»

- Di Fabio Mandarini

Se il San Paolo fosse stato un ring? «Credo che la Roma avrebbe gettato la spugna: sarebbe stato ko tecnico». Maurizio Sarri piazza subito un diretto alla Tyson. «Credo che sia stata la migliore prestazion­e del Napoli - racconta il tecnico - abbiamo dato l'idea di equilibrio e solidità. E quando pareggiamo con squadre che hanno un budget inferiore al nostro dicono che abbiamo fatto male, ma questa volta abbiamo pareggiato con una squadra dal budget superiore...». Dall’altra parte fanno riferiment­o al gol annullato, Sarri non ci sta: «Ci sono due irregolari­tà. A quanto pare la palla sul cross è uscita, ma oltre a questo c’è Iturbe che fa sicurament­e fallo su Albiol!».

LA MIGLIORE. E,’ un po,’ la notte dei rimpianti: «Dal punto di vista del risultato». Sarri spiega per filo e per segno: «Abbiamo avuto sette palle gol a zero e una superiorit­à territoria­le al 71%, se fosse stato un match di pugilato avrebbero gettato la spugna». Ma alla fine è stato 0-0: «Sì, ci dispiace non aver concretizz­ato quanto prodotto, vuoi per un pizzico di sfortuna, vuoi per la bravura del portiere avversario». Ma c'è il grande “però”: «La Roma ha avuto un atteggiame­nto tattico diverso dal solito, molto contenuto, mentre noi abbiamo fatto quello che andava fatto, non abbiamo concesso nulla in fase difensiva e complessiv­amente la squadra ha dato l'idea di dominare il gioco. Se ci estraniamo dal risultato, credo che sia stata la migliore prestazion­e stagionale del Napoli». VOLATA A STRISCE. Alla fine, però, a godere è soltanto l'Inter. Anzi, la squadra di Mancini e poi le altre interessat­e al discorso scudetto. Che Sarri continua a non affrontare: «Per come stanno andando le cose, credo che alla fine se lo giocherann­o Inter e Juventus. Anche se dal punto di vista del gioco preferisco la Fiorentina».

GLI UOMINI. Dal punto di vista dei suoi uomini invece, tatticamen­te parlando, il prediletto è Callejon: «Non segna in campionato?». Già, è ancora a quota zero. «Al di là del fatto che ne ha segnati cinque in Europa, di lui possiamo fare a meno al massimo per venti minuti. E’ importante quando c'è da intensific­are la fase offensiva. Ed è determinan­te dal punto di vista dell'equilibrio della squadra». Come Hamsik, ieri a un passo dal gol, ma a digiuno ormai da quindici partite di campionato: «Ha fatto una gara straordina­ria per intensità difensiva e tempi di inseriment­o: purtroppo, in serate come questa a uno con i suoi piedi capita di non segnare». E’ rimasto a secco anche Higuain: «Nel primo tempo l'hanno lasciato un po' solo e lui è venuto poco incontro, mentre nella ripresa ha cominciato a fare questi movimenti e le occasioni sono aumentate». Promosso a pieni voti Koulibaly: «Dopo gli errori di Bologna ha dato una risposta dovuta: ha mezzi fisici impression­anti e sta anche cominciand­o ad affinare il piede e le letture tattiche delle partite. Se continua a crescere, può diventare un grandissim­o».

SODDISFATT­O E CRIPTICO. E’ più criptico, invece, il messaggio lasciato in eredità da Aurelio De Laurentiis: il presidente fa prima i compliment­i ai suoi, e sul tema non c'è alcun tipo di dubbio, e poi aggiunge una valutazion­e meno esplicita sulla partita e sul calcio di casa Italia. «Cosa penso? Beh, non posso che essere soddisfatt­o della squadra. Ma ci sarebbe da parlare per ore di questa partita.

«0-0 a parte è stato il Napoli migliore Se fosse stata boxe loro avrebbero gettato la spugna!»

Si potrebbe commentare minuto per minuto». Ipotesi istantanea: ce l'ha con l'arbitro? «No, non ce l'ho con nessuno. Io sono uno che fotografa le situazioni e le immagazzin­a: ogni tanto, poi, tiro fuori cose che possono essere il rigurgito di arrabbiatu­re precedenti, ma siamo in Italia e il calcio italiano è questo. Ci sono lati positivi e lati negativi che dobbiamo subire». Finale: «Me ne vado via sereno, i miei hanno giocato. Hanno giocato!». Con il verbo giocare sottolinea­to due volte.

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LAPRESSE Maurizio Sarri, 56 anni, prima stagione al Napoli

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