Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Sportiello è super, ma alla fine s’inchina a Birsa
Il Chievo ritrova la vittoria in casa: l’Atalanta (in 10 uomini) si arrende nella ripresa
CHIEVO
A disposizione: Bressan, Frey, Pinzi, Christiansen, Pellissier, Cesar, Seculin, Sardo.
ATALANTA
A disposizione: D’Alessandro, Radunovic, Bassi, Suagher, Cigarini, Toloi, Masiello, Estigarribia.
MARCATORE: 31’ st Birsa ARBITRO: Pasqua di Tivoli 6. Guardalinee: Ranghetti e Musolini. Arbitri d’area: Mariani e Sacchi. Quarto uomo: Marrazzo. ASSIST: Meggiorini (C). ESPULSO: 21’ st Cherubin (A) per gioco falloso; 45’ st Kurtic (A) per doppia ammonizione. AMMONITI: 21’ pt Dainelli (C), 32’ pt Radovanovic (C), 36’ pt Hetemaj (C), 37’ pt Raimondi (A), Grassi (A). NOTE: al 23’ st Sportiello (A) ha neutralizzato un penalty calciato da Paloschi. Spettatori 7.500 circa, incasso non comunicato. Angoli: 5-1 per il Chievo. Rec.: pt 2’, st 6’. E' lo sloveno Birsa a vincere la sfida a distanza con i trequartisti argentini di Reja (Maxi Moralez e il Papu Gomez in particolare). Una rete tanto decisiva quanto speciale per il Chievo che in casa non vinceva addirittura dal 23 settembre, quando fu un altro argentino - Castro - a griffare l'uno a zero contro il Genoa.
Ultimo quarto d'ora terribile per l'Atalanta, ridotta in dieci uomini dal 25' della ripresa per l'espulsione di Cherubin (testata in area ingenua su Paloschi), salvata in extremis da Sportiello con un capolavoro di agilità (terzo rigore parato su quattro totali contro i nerazzurri) e bucata da una rete di prepotenza dell'estroso Birsa su assist di Meggiorini alla mezzora della ripresa. Un secondo tempo più nero che azzurro dunque per la squadra di Reja, costretta a giocare gli ultimi minuti in 9 per una doppia ammonizione rimediata a Kurtic. Nella vittoria convincente del Chievo, invece, c'è tutta l'armonia di un gruppo che grazie a Maran può godere ora dei 22 punti conquistati in sedici giornate.
DUE SQUADRE IN SALUTE. Chievo e Atalanta, indipendentemente dal risultato, hanno dimostrato di essere formazioni in salute che sanno incarnare alla perfezione il carisma distintivo dei due tecnici. Due artigiani del mestiere che hanno fatto dell'oculata compattezza difensiva e della spregiudicatezza dalla metà campo in su il proprio marchio di fabbrica e che sanno mettere in risalto, soprattutto, le qualità più importanti dei propri uomini.
Afavoredellosloveno,come si è detto, il confronto tra Birsa e Moralez: pericoloso soprattutto sulle palle inattive il primo, messo in ombra dalla bravura di Gamberini e Dainelli il secondo, sempre però nel vivo nelle poche occasioni create degli orobici soprattutto nel primo tempo. Il più pericoloso è stato tuttavia l'altro atalantino Gomez, che al 39' non ha saputo centrare lo specchio della porta mandando alto sopra la traversa. Per due attacchi meno incisivi del solito, due difese che nella prima ora di gioco hanno saputo annullarsi a vicenda. Due difese riconfermatesi invece tra le prime sette della Serie A: 20 gol subiti dai gialloblù, contro i 19 dei nerazzurri.
SPORTIELLO SALVA, POI CEDE. I dubbi prima della partita riguardavano per entrambi gli allenatori il reparto difensivo. Dainelli e Gamberini la scelta della continuità per Maran, con Radovanovic preferito a Pinzi al fianco di Hetemaj e Castro; Cherubin la novità più importante nella difesa nerazzurra con Kurtic preferito a Grassi in mezzo. I due indiscussi protagonisti sono stati però i portieri: Sportiello ha dimostrato anche contro il Chievo di possedere numeri da gigante (in campionato solo dopo Viviano e Leali come numero di parate) e il rigore parato a Paloschi al 68' ne è stata una dimostrazione. Reattivo e furbo al 74' anche su un altro intervento da spiderman su Radovanovic. Bizzarri, invece, è il gigante buono che quando viene chiamato in causa (almeno in due occasioni su Gomez) è lucido nel dare tranquillità al reparto. Con due squadre così, impossibile non divertirsi. Anche se a gioire nella domenica di Santa Lucia è il Chievo dei miracoli,.