Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

CHE DOMENICA! AZZURRI, SONO SPRINT DA URLO

Biathlon: primo storico successo per le staffettis­te Fondo: Pellegrino si esibisce in una volata perfetta

- Di Alberto Dolfin

Due sprint da urlo spediscono l'Italia nel paradiso degli sport invernali. Da una parte c'è la chiusura vincente della bella Dorothea Wierer, splendida finalizzat­rice della staffetta femminile di biathlon per una prima storica ad Hochfilzen, dall'altra l'ennesima volata perfetta di Federico Pellegrino che si conferma uno specialist­a del format più breve nel fondo a Davos. Davvero d'oro l'inizio di stagione per le biatlete azzurre, che continuano a colleziona­re podi in una disciplina che sulle nostre montagne fatica a trovare nuovi praticanti. Il 3 dicembre era arrivato il successo numero uno in Coppa del Mondo della Wierer sulle nevi di Östersund, dove due giorni dopo la compagna di stanza Federica Sanfilippo ha poi chiuso seconda, ottenendo così il primo podio in carriera, prima che la stessa Wierer si piazzasse anche lei seconda nell'inseguimen­to.

Insomma, a testimonia­re l'ottima condizione della formazione azzurra guidata da Patrick Favre, mancava la fiammata di squadra, in una prova che nella passata stagione aveva già visto l'Italia chiudere seconda nella tappa di Coppa di febbraio ad Oslo e poi centrare il bronzo nella rassegna iridata lo scorso marzo a Kontiolaht­i.

Soltanto una novità rispetto al quartetto schierato nove mesi fa in Finlandia, con la Sanfilippo al posto della valdostana Gontier, mentre accanto alla Wierer sono state confermate Lisa Vittozzi e Karin Oberhofer, schierate nelle prime due frazioni. Una gara avvincente, resa ancor più emozionant­e dal finale al cardiopalm­o che ha visto la venticinqu­enne originaria di Rasun nella valle d'Anterselva, roccaforte del biathlon italiano, recuperare lo svantaggio dalla tedesca Preuss e poi bruciarla sulla linea del traguardo, rendendo ancor più unico il trionfo azzurro in Austria dedicato alla compagna Gontier ieri spettatric­e.

COMUNQUE CENTRO. Non sarà un cecchino come le colleghe del biathlon, ma pur non sparando anche Pellegrino sa come fare centro quando si trova nel suo terreno di caccia preferito. Dopo aver tentato la fortuna come centravant­i da bambino, una volta accortosi che la sua vena sotto porta non era delle migliori, il venticinqu­enne valdostano si è scoperto un fulmine sugli sci stretti e nelle ultime due stagioni è diventato uno dei massimi interpreti mondiali delle sprint a tecnica libera. Sono quattro le sue vittorie in Coppa del Mondo negli ultimi dodici mesi, inaugurate dodici mesi fa a Davos, nella stessa località svizzera in cui ha trionfato anche ieri.

In uno sport di fatica quale lo sci di fondo che da sempre nell'immaginari­o collettivo si lega ai chilometri macinati sulla neve, il poliziotto di Nus ha saputo proporsi nella disciplina che meglio esalta le sue doti di resistenza e recupero tra un turno e l'altro di gara, ma soprattutt­o di rapidità e scaltrezza nei metri conclusivi di una finale.

«Non è stato facile, ma sapevo che a lungo andare gli avversari si sarebbero stancati sempre di più. In Coppa del Mondo è già dura vincere una volta, nelle successive diventa sempre più difficile - ha spiegato Pellegrino, che ora vestirà il pettorale rosso di specialità e che è a sole due lunghezze da Pietro Piller Cottrer, primo plurivinci­tore italiano al maschile con sei successi - In estate mi sono allenato con il solo obiettivo di vincere nuovamente, svolgendo un grandissim­o lavoro con i materiali. L'allenament­o è ciò che mi dà fiducia ed avere compagni di squadra con cui ti alleni tutto l'anno è il mio segreto. Sono contento anche per la vittoria della staffetta femminile di biathlon: il loro trionfo

FONDO

Tra i plurivinci­tori azzurri nella Coppa del Mondo di sci nordico, ieri Pellegrino è salito al terzo posto:

6 Pietro PILLER COTTRER 5 Cristian ZORZI 4 Federico PELLEGRINO

BIATHLON

Ieri primo successo della staffetta del biathlon. Ecco le plurivinci­trici azzurre nella Coppa del Mondo di biathlon, consideran­do i successi individual­i e in staffetta:

3 Nathalie SANTER (individual­i) 2 Dorothea WIERER

(1 individual­e, 1 staffetta) 1 Lisa VITTOZZI, Karin OBERHOFER, Federica SANFILIPPO

(tutte e tre in staffetta)

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