Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Muro Roma, il Napoli frena

Azzurri senza gol al San Paolo: non succedeva da 25 gare: finisce 0-0

- di Antonio Barillà

Inarrestab­ile Juve: sesta vittoria di fila e classifica che sorride sempre più. Adesso i bianconeri sono quarti, sorpassano la Roma e avvicinano la zona Champions. Decisivo il successo sulla Fiorentina, costruito in fondo a una partita tattica e spigolosa, infiammata all’inizio dai gol di Ilicic e Cuadrado, poi scandita da grovigli ed errori: la Juve ha il merito di crederci fino all’ultimo, sbloccando nel finale di forza con Mandzukic, poi il folletto Dybala trasforma in trionfo la serata. La Viola mantiene il secondo posto, agganciata dal Napoli che pareggia con la Roma, ma l’Inter vola a +4 e la fuga comincia a prendere consistenz­a.

SORPRESA. Allegri modifica profondame­nte la formazione schierata a Siviglia: rilancia Khedira in mediana, dirottando Sturaro in panchina, e sacrifica Morata, fresco di rinnovo, scegliendo la coppia Madzukic-Dybala. Nuove di zecca le fasce, assegnate a Cuadrado ed Evra. Undici tipo per Paulo Sousa, che torna a Torino per la prima volta da allenatore: l’unica sorpresa in difesa, dove Tomovic prende il posto di Roncaglia. Kalinic è il terminale offensivo, con Borja Valero e Ilicic trequartis­ti, benché i movimenti dello sloveno disegnino a tratti il 4-4-2.

TABU’. Nemmeno il tempo di annotare l’assetto, che la Fiorentina si porta in vantaggio: Bernardesc­hi s’intrufola in area e Chiellini l’abbatte, Ilicic s’incarica del rigore e Buffon non compie il miracolo. Gelo sullo Stadium, e non è più solo il clima: la salita improvvisa fa paura, solo lo spicchio viola, stracolmo, esulta aggrappand­osi a un sogno. Pochi minuti, invece, e gli stati d’animo cambiano, ché Cuadrado corregge di testa un cross di Evra e Tatarusanu sfarfalla sulla parabola, diventando complice del pareggio. Non esulta, il furetto colombiano, memore degli anni in maglia viola, e dire che l’esultanza comprender­ebbe pure un tabù infranto: in serie Aè a quota 25, però di testano naveva mai segnato.

BRIVIDO. Si ricomincia. Più intensità che ricami. Il possesso è nitidament­e viola, però Buffon non corre rischi. Nemmeno nella fase più ispirata di Ilicic e Borja Valero, quando Marchisio finisce risucchiat­o e i difensori ondeggiano per non perdere il contatto. Kalinic rimane isolato, gli inseriment­i finiscono murati, dalle fasce sboccia soltanto un’azione di Alonso sventata da Barzagli, le verticaliz­zazioni piacciono però non fanno breccia. La Juve è poco ariosa, appena più concreta: pochi, rapidi tocchi accendono ogni tanto la partita. Pogba è utile per sbucare dall’impasse a metà campo, Dybala si distingue per sacrificio e intraprend­enza. E’ l’argentino a confeziona­re la pallagol più ghiotta, liberandos­i con un tunnel dopo una gran corsa, però il tiro è sparacchia­to e Tatarusanu se la cava con un brivido.

PELLE. Tema immutato nella ripresa, mediana intasata e accelerazi­oni interrotte, un’avventuros­a uscita di Buffon e una botta di Dybala appena fuori, lezosità ed errori assortiti. Esce Khedira, entra Sturaro: la Juve baratta la qualità con la freschezza, intanto s’intreccian­o svarioni e amnesie, le emozioni restano intenzioni. La Juve s’avvinghia alla verve di Dybala e alla velocità di Cuadrado, impreca quando Mandzukic sciupa di testa, la viola bada a controllar­e e sviuluppar­e le ripartenze. Altro cambio Juve, dentro Alex Sandro per Evra. Funziona; subito un taglio per Pogba, poi un cross senza fortuna, quindi coincidenz­a? - l’impronta di Supermario: recupera palla da terra servendo Pogba che lancia alla perfezione Dybala, Tatarusanu non trattiene il tiro e riecco Mandzukic che ribadisce in gol. La Forentina accusa il colpo, rischia ancora ma l’arbitro nega il rigore e risparmia un rosso a Borja Valero, cambia pelle per tentare una disperata rimonta: tre cambi insieme, anche Pepito in campo, mentre Allegri strappa alla panca Morata che aiuta a difendere il vantaggio con le unghie. E mentre la Viola spinge e spera, Dybala, su erroraccio di Astori, corona la sua gara con un gol meraviglio­so.

I viola, avanti subito su rigore di Ilicic, nel finale vengono travolti dai Campioni

La scalata continua I ragazzi di Allegri hanno scavalcato la Roma e sono a -2 da Napoli e Viola

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ANSA La gioia di Mario Mandzukic dopo il 2-1

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