Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Diritti tv, multa in arrivo alla Lega
L’Antitrust ha ipotizzato un “cartello”: audizione finale il 19 gennaio
Un Consiglio di Lega convocato appositamente per discutere dell’esito dell’inchiesta condotta dall’Antitrust sull’ultima asta per i diritti tv. E’ quello andato in scena ieri in via Rosellini a Milano, nella sede della Lega Calcio, con gli avvocati a prendersi la scena per illustrare i contenuti dell’istruttoria e per dare spiegazioni ai diversi club del nostro calcio su ciò che potrà accadere in futuro. Le conclusioni dell’inchiesta, infatti, hanno fatto emergere che ci sarebbe stato un accordo restrittivo tra tutte le parti coinvolte - quindi, oltre alla Lega Calcio, anche Sky e Mediaset nonché l’advisor Infront - che avrebbero costituito una sorta di “cartello” allo scopo di alterare l’assegnazione dei diritti basata sulle offerte effettivamente presentate.
VERSO IL VERDETTO. Per il prossimo 19 gennaio è prevista l’audizione finale, con conseguente verdetto. A questo punto, a quanto emerge, la Lega Calcio rischia una multa. Multa la cui entità, stando alle rassicurazioni del legali di via Rosellini, sarebbe limitata. Nel caso, infatti, non dovrebbe superare il trenta per cento del fatturato, che nel caso della Lega ammonterebbe alla somma delle quote associative di ciascuna club, quindi circa 8,5 milioni di euro, e non al corrispettivo finale per la vendita dei diritti tv. Di conseguenza, la sanzione finale non supererebbe i due milioni e mezzo di euro. GIÀ PRONTI I RICORSI. Guardando ai precedenti, in generale, una volta in Collegio, i verdetti dell’Antitrust non si discostano troppo dalle conclusioni delle inchieste, quindi è da attendersi una multa. Ma gli avvocati della Lega hanno comunque provveduto a rassicurare i club e le stesse argomentazioni verranno ribadite pure in occasione della prossima Assemblea. Da un lato perché la memoria difensiva in via di allestimento nella prospettiva dell’appuntamento del 19 gennaio prossimo metterà in evidenza la correttezza delle procedure di via Rosellini, sia in termini di compilazione del bando sia al momento dell’asta.
TEMPI LUNGHI. D’altro canto, davanti a una sentenza avversa, scatterebbero i ricorsi, con possibile coinvolgimento del Tar e del Consiglio di Stato e con conseguente allungamento dei tempi per arrivare ad un verdetto definitivo. Sotto questo punto di vista, è già pronta una contestazione per l’operato dell’Antitrust. I bandi per l’asta, infatti, prima della pubblicazione ufficiale, sono passati sotto il suo vaglio. Significa che, se c’erano spazi e margini per arrivare ad accordi restrittivi extra-asta, avrebbero dovuto emergere già in quella sede.
LA SCINTILLA. Inoltre, l’inchiesta non è scattata subito dopo la conclusione dell’asta, ma in seguito alla diffusione dell’intercettazione della telefonata di Lotito con Iodice, avvenuta nel febbraio 2015.