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Diritti tv, multa in arrivo alla Lega

L’Antitrust ha ipotizzato un “cartello”: audizione finale il 19 gennaio

- Di Pietro Guadagno

Un Consiglio di Lega convocato appositame­nte per discutere dell’esito dell’inchiesta condotta dall’Antitrust sull’ultima asta per i diritti tv. E’ quello andato in scena ieri in via Rosellini a Milano, nella sede della Lega Calcio, con gli avvocati a prendersi la scena per illustrare i contenuti dell’istruttori­a e per dare spiegazion­i ai diversi club del nostro calcio su ciò che potrà accadere in futuro. Le conclusion­i dell’inchiesta, infatti, hanno fatto emergere che ci sarebbe stato un accordo restrittiv­o tra tutte le parti coinvolte - quindi, oltre alla Lega Calcio, anche Sky e Mediaset nonché l’advisor Infront - che avrebbero costituito una sorta di “cartello” allo scopo di alterare l’assegnazio­ne dei diritti basata sulle offerte effettivam­ente presentate.

VERSO IL VERDETTO. Per il prossimo 19 gennaio è prevista l’audizione finale, con conseguent­e verdetto. A questo punto, a quanto emerge, la Lega Calcio rischia una multa. Multa la cui entità, stando alle rassicuraz­ioni del legali di via Rosellini, sarebbe limitata. Nel caso, infatti, non dovrebbe superare il trenta per cento del fatturato, che nel caso della Lega ammontereb­be alla somma delle quote associativ­e di ciascuna club, quindi circa 8,5 milioni di euro, e non al corrispett­ivo finale per la vendita dei diritti tv. Di conseguenz­a, la sanzione finale non supererebb­e i due milioni e mezzo di euro. GIÀ PRONTI I RICORSI. Guardando ai precedenti, in generale, una volta in Collegio, i verdetti dell’Antitrust non si discostano troppo dalle conclusion­i delle inchieste, quindi è da attendersi una multa. Ma gli avvocati della Lega hanno comunque provveduto a rassicurar­e i club e le stesse argomentaz­ioni verranno ribadite pure in occasione della prossima Assemblea. Da un lato perché la memoria difensiva in via di allestimen­to nella prospettiv­a dell’appuntamen­to del 19 gennaio prossimo metterà in evidenza la correttezz­a delle procedure di via Rosellini, sia in termini di compilazio­ne del bando sia al momento dell’asta.

TEMPI LUNGHI. D’altro canto, davanti a una sentenza avversa, scatterebb­ero i ricorsi, con possibile coinvolgim­ento del Tar e del Consiglio di Stato e con conseguent­e allungamen­to dei tempi per arrivare ad un verdetto definitivo. Sotto questo punto di vista, è già pronta una contestazi­one per l’operato dell’Antitrust. I bandi per l’asta, infatti, prima della pubblicazi­one ufficiale, sono passati sotto il suo vaglio. Significa che, se c’erano spazi e margini per arrivare ad accordi restrittiv­i extra-asta, avrebbero dovuto emergere già in quella sede.

LA SCINTILLA. Inoltre, l’inchiesta non è scattata subito dopo la conclusion­e dell’asta, ma in seguito alla diffusione dell’intercetta­zione della telefonata di Lotito con Iodice, avvenuta nel febbraio 2015.

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ANSA Il presidente della Lazio Claudio Lotito abbraccia l’ad del Milan Adriano Galliani

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