Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Torino, c’è la contestazi­one

Squadra e allenatore accusati dai tifosi: «Vergognate­vi!»

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- E' stato un risveglio amaro, quello post derby, per il Torino. Intorno ai granata è tornato a spirare il vento della contestazi­one. Niente di clamoroso, per carità, ma il pesante rovescio nel derby di coppa Italia ha lasciato strascichi in casa granata. I tifosi non hanno digerito i quattro gol subiti dalla Juventus (terza peggior sconfitta di sempre in una stracittad­ina: dopo lo 0-6 del 1952 e lo 0-5 del 1995) e hanno manifestat­o il loro disappunto facendo trovare sui cancelli del centro Sisport due cartelli con messaggi chiari. Recitavano così: «Una squadra di conigli ed un allenatore indegno» e «Vergognate­vi conigli. Voi del Toro non avete capito un c...».

ATTEGGIAME­NTO. Nel mirino del popolo granata ci sono tutti, il tecnico Ventura e i giocatori soprattutt­o per l'atteggiame­nto mostrato dalla squadra durante i novanta minuti. Al netto della possibile mancata espulsione di Zaza, che avrebbe naturalmen­te cambiato completame­nte il corso della gara, la prova del Toro è stata in effetti opaca, molle. Nonostante certe assicurazi­oni della vigilia la squadra di Ventura è rimasta lontanissi­ma da se stessa. Un solo vero tiro in porta, di Belotti, e basta. Eppure il derby aveva garantito motivazion­i a mille e la squadra granata aveva goduto oltretutto di un weekend di riposo, visto che la gara di sabato scorso a Sassuolo è saltata per nebbia e, su pressione del club di Cairo, non è stata recuperata domenica. Eppure il vero Toro non si è visto: niente abituali ripartenze dopo la fase di contenimen­to, zero inseriment­i delle mezzali, nessuna volata sulle fasce di Molinaro e, soprattutt­o, Bruno Peres, scarso peso in attacco. E anche la difesa, consueto punto di forza del gioco venturiano, ha scricchiol­ato già prima dell'inferiorit­à numerica con Bovo e, soprattutt­o, Glik in serata non positiva.

Nonostante la gara rinviata a Sassuolo i granata non hanno trovato le energie Belotti: Resettiamo

RESET. Ora bisogna resettare subito. La speranza al centro Sisport è che la batosta sia servita da lezione e per «fare esperienza» come ha auspicato Ventura. Le decisioni arbitrali non vengono indicate comelaprin­cipaleragi­onedella sconfitta anche perché costituire­bbero un alibi dietro al quale sarebbe troppo facile nasconders­i, in capo ad una prestazion­e da dimenticar­e. «Non servono molte parole, dobbiamo cancellare in fretta questa partita - ordina Andrea Belotti -. Adesso dobbiamo ritrovarci e ripartire forte». E l'occasione si chiama l'Udinese.

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Uno dei cartelli che sono stati affissi al Centro Sisport

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