Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
L’ex Coman: Pep è il più grande
non arriva quasi mai alla conclusione, Hernanes che passa da un infortunio a una squalifica è ancora a 0, come Pereyra, pure lui infortunato a lungo.
LA SEPARAZIONE. Adesso la Juve è separata in modo netto sul piano dei gol. Ha affidato a Dybala il compito di legare il centrocampo con l’attacco e a Mandzukic ha chiesto di tornare ai suoi soliti livelli, richiesta che il croato in quest’ultimo periodo ha esaudito. L’imprevedibilità che prima nasceva dalle idee di Pirlo adesso è delegata quasi esclusivamente alle giocate di Dybala (l’anno scorso c’era Tevez in quella posizione). Le incursioni di Vidal sono scomparse perché Sturaro, Khedira, Hernanes e tutti quelli che hanno occupato il ruolo di mezzala non hanno i suoi tempi, né la sua capacità realizzativa. Dall’altra parte, però, c’è un attacco che funziona come Allegri sperava. E ora che anche Zaza, nonostante il poco spazio a disposizione, ha raggiunto una media-gol notevole (segna ogni 74 minuti), la nuova Juve può continuare a crescere.
Bianconeri meno prolifici (da 50 a 37 gol). Il tecnico però ha saputo cambiare in base alle novità
ORE 11.30
Juve in campo a Vinovo: allenamento mattutino dopo la vittoria nel derby di coppa Italia davanti al vicepresidente, Pavel Nedved. Lavoro di scarico per chi ha giocato contro il Torino; normale per gli altri.
ORE 12
L'ex Kinglsey Coman, prossimo avversario in Champions League con il Bayern Monaco, alla Bild: «Guardiola mi ha dato minuti, adesso ho tanta fiducia e questo ha favorito la mia esplosione. Spero che resti qui perché è il miglior allenatore del mondo».
ORE 14.30
Termina il lavoro dei bianconeri. A Carpi sarà ancora 3-5-2: Allegri rilancerà dal primo minuto Buffon, Barzagli, Dybala e Mandzukic contro i granata.