Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Passat cederà lo scettro in un giorno speciale: il 29 febbraio

- Di Bruno de Prato

In principio fu la Rover 2000. Era il 1964 e per la prima volta una giuria europea di giornalist­i del mondo automobili­stico eleggeva l’Auto dell’Anno, premio destinato a diventare il più prestigios­o riconoscim­ento europeo nel mondo automotive. L’ultima vincitrice è stata Volkswagen Passat e passando in rassegna l’albo d’oro della manifestaz­ione, via via sempre più strutturat­a fino a raggiunger­e una giuria fissa di 58 giornalist­i, si ripercorre mezzo secolo di storia dell’auto. Molti i modelli premiati indimentic­abili, ma ci sono anche quelli “dimenticab­ili”: tutti ricordano Fiat 127, Lancia Delta, Opel Kadett o Volkswagen Golf (terza serie), pochi sapranno invece che nel ’68 venne premiata la NSU Ro80, mentre dieci anni dopo vinse la Simca Horizon. Ma è il bello di un riconoscim­ento tanto longevo quanto attuale e pronto a riconoscer­e l’innovazion­e e il design al di là del blasone o dei meri volumi di vendita. Per capirlo è sufficient­e consultare la classifica delle Case vincitrici: Fiat guida con 9 successi, seguita da Renault a 6 e il terzetto Ford, Volkswagen, Peugeot con quattro successi. Mercedes e Porsche, invece, hanno vinto solo un’edizione nonostante l’indubbio prestigio. Meno di Simca. E Ferrari? Mai stata Auto dell’Anno. La decisione il 29 febbraio. La rinnovata Ford EcoSport completa la gamma con una potente iniezione di “cavalleria”, ben 140 cavalli motore forniti dall’ultima e più potente versione del formidabil­e tre cilindri 1000 Ecoboost.

É il più potente propulsore di serie in questa classe di cilindrata, un miracolo di ingegneria motoristic­a premiato per tre anni consecutiv­i come “miglior motore dell’anno”. E forse sarebbe il caso di continuare, ora che Ford è arrivata a questa potente evoluzione, che sovrasta quella da 125 cv che aveva fatto quella messe di premi. E forse non è finita qui.

Il Ford tre cilindri 1000 Ecoboost infatti ci ha abituato a questo genere di sorprese progredend­o a livelli di potenza specifica da record, con versioni sperimenta­li che hanno abbondante­mente superato i 200 cv. La nuova versione di EcoSport si chiama Titanium S e, secondo il codice delle denominazi­oni Ford, non solo è la più potente e performant­e, ma anche la più ricca e raffinata nella esecuzione.

EcoSport Titanium S si distingue dalle altre versioni per la finizione e la grafica esterna esclusiva, caratteriz­zata dal contrasto cromatico fra il corpo della carrozzeri­a e alcuni elementi. Le esecuzioni in bianco e in giallo con tetto, specchi retrovisor­i e fascioni in nero tirano fuori tutta la grinta di questa Titanium S, assieme alle ruote in lega da 17 pollici, anch’esse nero lucido, molto belle.

Per tenere a bada l’esuberanza dei 140 cv del nuovo Ecoboost, EcoSport Titanium S vanta uno specifico assetto di autotelaio con sospension­i ribassate e con taratura più rigida e geometrie specifiche che, in combinazio­ne con gli speciali radiali GoodYear, assicurano doti di guida straordina­rie per stabilità anche alle velocità massime, agilità, tenuta e precisione di risposta allo sterzo.

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