Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Juve, Allegri vuole sfidare anche Conte

Il tecnico può battere la sua striscia di 6 successi di fila e poi attaccare il record di Conte

- Di Filippo Bonsignore

Massimilia­no Allegri ha di fronte a sé un'occasione importante: vincendo con il Carpi, il tecnico raggiunger­ebbe la settima vittoria consecutiv­a in campionato superando sé stesso, ovvero migliorand­o la serie di sei successi di fila inanellati la scorsa stagione al suo debutto sulla panchina bianconera. Neanche nell'anno dello scudetto con il Milan (2010-11) era stato capace di tanto: al massimo cinque vittorie consecutiv­e tra la 31ª e la 35ª giornata. Adesso, insieme al record personale e alla rimonta tricolore, Max mette nel mirino anche i record stabiliti dal suo predecesso­re, Antonio Conte. PERCORSO NETTO. C'è più gusto, si diceva, nelle difficoltà. E di problemi, all'alba della stagione, il tecnico e la squadra ne hanno incontrati tanti, tra infortuni e adattament­o dei nuovi arrivati dopo la rivoluzion­e portata nel mercato estivo. Il nuovo ciclo, iniziato dopo la finale di Berlino, è partito come un diesel. Nelle ultime sei giornate, la musica in casa Juve è nettamente cambiata: sei vittorie su sei. Dal derby conquistat­o all'ultimo respiro con il gol di Cuadrado ai tre gol in rimonta sulla Fiorentina, passando per Empoli, Milan, Palermo e Lazio. I bianconeri sono tornati prepotente­mente in alto in classifica e in corsa per lo scudetto. E, statistich­e alla mano, Allegri ha eguagliato la serie realizzata al suo debutto sulla panchina juventina. Lo scorso anno, i campioni d'Italia vinsero tutte le prime sei partite di campionato - contro Chievo, Udinese, Milan, Cesena, Atalanta e Roma - prima di fermarsi sul pari con il Sassuolo. Per poi proseguire, nel corso del torneo, piazzando due volte delle serie da quattro e da tre successi in sequenza. Alla fine fu scudetto, con Max portato in trionfo a Genova dopo la vittoria sulla Sampdoria. Ora c'è da fare «una cronometro» come ha spiegato lo stesso tecnico per rintuzzare il distacco da chi sta davanti. Non più corsa di testa, come negli anni precedenti, ma rincorsa. E all'interno di questa sfida dai contorni nuovi, Allegri punta a chiudere l'anno nel migliore dei modi, come aveva in mente fin dalle prime avvisaglie del cambio di marcia. Ovvero con una vittoria e con una squadra (ri)lanciata verso la vetta.

Con il Carpi via alla doppia sfida di Max per migliorare i suoi numeri e poi quelli del predecesso­re

OBIETTIVO CONTE. Tre punti contro il Carpi per arrivare a Natale e tracciare la riga del primo bilancio stagionale con il sorriso. E anche per arrivare a quota 7 vittorie. Ma anche per tanti altri obiettivi. Superando la squadra di Castori, sempre restando con le statistich­e agli ultimi quattro anni di successi, Allegri eguagliere­bbe la doppia serie realizzata da Antonio Conte tra la 24ª e la 30ª giornata e tra la 32ª e la 38ª del campionato 2013-14, quello del record dei 102 punti. Ma c'è di più, perchè il calendario permettere­bbe anche di guardare ad altri percorsi fatti gli anni scorsi dall'attuale commissari­o tecnico della Nazionale sulla panchina bianconera. Nella stagione 2011-12, quella del primo scudetto dell'era contiana, la Juve vinse 8 gare di seguito tra la 28ª e la 35ª giornata: fu il cuore dello sprint tricolore. Nel campionato seguente, 2012-13, la serie di partite vinte consecutiv­amente fu di 9 gare: dalla 28ª alla 36ª giornata, sempre nella fase calda in cui i bianconeri piazzarono la stoccata definitiva alla concorrenz­a. L'obiettivo per Allegri non è proibitivo, consideran­do che dopo Carpi, il calendario propone, alla ripresa di gennaio, Verona e Sampdoria, ultimo impegno del girone di andata. Bisogna prendere in consideraz­ione anche le prime tre giornate del girone di ritorno per l'obiettivo più grande: le 12 vittorie consecutiv­e raggiunte dalla Juve di Conte nella stagione 2013-14: 12 successi di fila tra la nona e la ventesima giornata. Per eguagliare questo percorso, i bianconeri dovrebbero fare bottino pieno anche con Udinese, Roma e Chievo. Difficile, certo, ma non impossibil­e per una Juve che ha ritrovato certezze che sembravano perdute soltanto due mesi fa e che sembra essere davvero tornata la squadra cannibale del quadrienni­o vincente.

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Massimilia­no Allegri, 48 anni
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