Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Mihajlovic, il bivio e un futuro scritto
Deve battere il Frosinone. E a giugno comunque va via
Una vittoria allunga la vita. Sì, ma fino a quando? Già, perché Mihajlovic, battendo la Sampdoria e conquistando i quarti di Coppa Italia, ha soltanto superato il primo dei due scogli che rischiavano di farlo naufragare. Già domani, infatti, avrà di fronte il secondo, ovvero il Frosinone. Un successo al Matusa permetterebbe al tecnico serbo di provare a ripartire di slancio nel 2016, tanto più che si tratterebbe, a distanza di pochi giorni, del secondo significativo segnale da parte della squadra, che evidentemente continua a seguirlo. Fermo restando, però, che la sosta del campionato, offrirà comunque alla società il tempo per inevitabili riflessioni, in tema di gioco soprattutto, visto che pure a Marassi il Diavolo non ha certo incantato. RISPOSTE. Ad ogni modo, almeno in pubblico, Miahjlovic continua a sfoggiare una grande sicurezza. «Mi dovrete sopportare per almeno altri 3 giorni», ha detto giovedì sera ai cronisti, con sguardo e sorriso beffardo. E’ l’atteggiamento di uno che è certo di superare anche il nuovo ostacolo. Evidentemente, è il primo ad aver raccolto segnali positivi dalla prova dei suoi giocatori. Come premesso, il Diavolo non ha incantato contro la Sampdoria, ma ha raggiunto l’obiettivo, soffrendo il giusto, se non addirittura meno. Perdendo, invece, la sorte di Mihajlovic sarebbe stata segnata. Ebbene, per quello che si è visto in campo, nessuno ha giocato contro l’allenatore. E nemmeno in passato, peraltro, c’era stato mai stato questo tipo di sospetto. Semmai, i dubbi riguardavano l’applicazione in partita dei concetti richiesti dal tecnico durante gli allenamenti di Milanello. Quei concetti che si sono visti in maniera chiara fino al match con il Perugia di Coppa Italia dello scorso 17 agosto, per poi scomparire improvvisamente in occasione della prima giornata di campionato contro la Fiorentina. Evidentemente, sotto questo aspetto, vale a dire quello mentale e psicologico, c’è ancora molto da lavorare, ma intanto si può partire da una compattezza che comunque non è venuta meno.
UNITÀ DI CRISI. E’ innegabile, però, che non andare oltre il pareggio a Frosinone rimetterebbe tutto pesantemente in discussione e quindi bilico, tenuto conto che sarebbe il terzo pareggio consecutivo contro una delle ultime tre squadre della classifica. E nemmeno la prospettiva di un’autostrada per la finale di Coppa Italia (il prossimo avversario a San Siro sarà il Carpi, mentre in semifinale ci sarà una tra Spezia ed Alessandria), metterebbe al riparo Mihajlovic da nuove tempeste. Sarebbe inevitabile e automatico, infine, il divorzio nel caso in cui il Milan, contro il Frosinone, dovesse addirittura rimediare una sconfitta. L’apposita unità di crisi scatterebbe immediatamente, con la coppia Tassotti-Brocchi come soluzione più accreditata (magari già prima di Natale) per provare a dare una svolta alla stagione. Anche se, sullo sfondo, non può essere trascurata la figura di Lippi.
COMUNQUE ADDIO. Il cortocircuito nei rapporti con Berlusconi, comunque, non può essere negato. Tuttavia, al di là della rabbia immediata provocata dalla pessima prestazione con il Verona, anche il patron rossonero è perfettamente consapevole del fatto che arrivare a fine stagione con Mihajlovic in panchina sia lo scenario più conveniente. Di contro, un avvicendamento metterebbe ancora di più nell’occhio del ciclone la società. Tanto più che il tandem Tassotti-Brocchi non arriverebbe con la bacchetta magica per sistemare tutto quello che non funziona. Peraltro, sin d’ora è già da ritenere certo il divorzio dal tecnico serbo a fine stagione, in qualsiasi modo si concluda, quindi anche in caso di posto in Champions conquistato (al momento una mezzo miraggio...). Del resto, Conte è il preferito nella testa di Berlusconi almeno da un paio di mesi. Il problema è che lo è anche nella testa di Pallotta e gli “argomenti” della Roma rischiano di essere più seducenti per l’attuale ct azzurro. Significa che presto potrebbe essere obbligatorio individuare piani alternativi.
Passare il turno in Coppa Italia ha ridato qualche certezza al gruppo Ma non basta
Se non arrivano i tre punti domani il tecnico può saltare E’ pronta la coppia Tassotti-Brocchi