Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
«Avanti anche senza Pep»
Guardiola verso il City: «Domani svelerò il mio futuro»
«Il Bayern continuerà a giocare a pallone anche senza Guardiola». Sono parole testuali dell’ad Rummenigge e sembrano fatte apposta per l’addio con il tecnico catalano. Il quale ieri, nella conferenza stampa primadellatrasfertaadHannover nell’ultima giornata del girone di andata, ha detto che la decisione congiunta, sua e della società «la sapremo domenica» cioé domani. Il botta e risposta con i giornalisti sul suo futuro è stato disteso. «Rummenigge sa tutto - ha sottolineato Guardiola - lui è il top. Ci parliamo spesso». E ha smentito un nuovo litigio con lo staff medico. Tutti, ormai, danno Guardiola in uscita a giugno, con destinazione Manchester City. Sui media è già iniziata l’operazione simpatia verso Carlo Ancellotti. Anche la lingua non sarebbe un ostacolo. «Se ha imparato il tedesco Trapattoni, ci riuscirò anch’io» è la battuta attribuita ad Ancellotti dalla stampa monacense. Il dubbio che nella successione di Guardiola possa intrufolarsi il suo nemico Mourinho, sembra una malignità senza fondamento. Più plausibile l’ipotesi di un interessamento di Löw per dopo l’Europeo, se non fosse che il ct non aveva brillato come allenatore di club in Austria e in Turchia, prima di fare carriera con la Nazionale. In conferenza stampa, Guardiola è stato molto cavalleresco con Ancellotti: «Premesso che io non compro e non vendo giocatori, e nemmeno allenatori, dico che Ancellotti è un ottimo tecnico e un’ottima persona.Conluihoungranderapporto, sia come avversari, sia in occasione di incontri avuti a livello Uefa». Al che la Bild, ieri, ha voluto ricordare che “contro l’italiano Guardiola ha patito la sconfitta probabilmente più dura del suo periodo nel Bayern”. Vale a dire l’eliminazione dell’anno scorso nelle semifinali di Champions. Se Pep va via, resta fedele al Bayern un poker d’assi: Boateng, Müller e Javi Martinez ieri hanno firmato fino al 2021, Xabi Alonso (meno giovane) fino al 2017.