Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

L’ordine di Allegri «Finiamo da Juve»

- Di Filippo Bonsignore

Un'altra vittoria per chiudere al meglio un anno «ricco di soddisfazi­oni» e guardare al 2016 sperando che sia «ancora migliore». La chiede Massimilia­no Allegri alla Juve: tre punti contro il Carpi per «consolidar­e la nostra classifica» e «non vanificare tutto quanto fatto in questi due mesi». Il tecnico ordina concentraz­ione massima, perché l'insidia è dietro l'angolo. «La partita di Natale è come la prima di campionato e la prima dopo la sosta: ci possono essere trabocchet­ti. Ma sono sicuro che, avendo una squadra di ragazzi molto responsabi­li, abituati a vincere, l'approccio sarà quello giusto. Non c'è stato bisogno di farmi sentire troppo: sanno perfettame­nte l'importanza della partita; una gara di grande responsabi­lità».

BILANCIO. Max aveva indicato proprio la sosta di Natale come il momento giusto per fare un bilancio: dopo le difficoltà iniziali, i bianconeri hanno cambiato marcia e ora si può guardare con fiducia all'anno che verrà. «E' stato un 2015 ricco di soddisfazi­oni che rimarranno sicurament­e nella storia della Juventus - riconosce Allegri - Ho ancora negli occhi l'immagine della palla di Tevez al limite dell'area nella finale di Champions, quella era la palla del match-ball...». Il rimpianto c'è, ma si pensa al presente: «Ora bisogna chiudere bene: veniamo da un periodo di vittorie importanti però non scordiamoc­i che abbiamo perso tanti punti con le piccole: contro Udinese, Chievo, Frosinone, Sassuolo. Con il Carpi dobbiamo per forza vincere, abbiamo un solo obiettivo, la vittoria». Allegri spiega che è «più facile» scalare le posizioni dalle retrovie fino ad essere quarti, come ora, piuttosto che salire «dalla quarta alla terza, dalla terza alla seconda, e alla prima». E si rifà ancora una volta al ciclismo: «E' come quando un velocista fa presto a ridurre il distacco da 13 ad 11 secondi, ma poi ci mette una vita ad arrivare a 10,5-10,4...». Non si può dunque perdere terreno, per «consolidar­e la classifica» e «riprendere nel 2016, insieme a quelle di testa». Previsioni Allegri non ne fa, «altrimenti divento meteorolog­o», ma il piano è chiaro: «Da come è l'andamento, questo può essere un campionato che si decide all'ultima giornata o alla penultima. E in quel momento bisogna esserci, bisogna creare i presuppost­i affinchè il 2016 sia migliore degli ultimi quattro mesi del 2015 in campionato». Non è stato facile risalire la china ma «la mia non è una scommessa vinta». «Sempliceme­nte - argomenta Max - credevo e credo in questa squadra, credo in quello che faccio e che facciamo tutti insieme. Poi quando sei in una grande squadra, il calcio ti dà ogni tre giorni l'occasione di rifarti e di rimettere le cose a posto. Segreti non ce ne sono: solo lavoro ed equilibrio. La squadra è cresciuta sotto l'aspetto della personalit­à, della gestione della partita e dell'approccio alle partite. Questo credo sia un dato importante per adesso e per il futuro».

«Contro il Carpi non dobbiamo vanificare quanto abbiamo fatto fino ad ora»

«Per lo scudetto è tutto aperto: si deciderà alla fine Noi dobbiamo essere pronti»

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