Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
E Nicola ha chiuso con 5 attaccanti
Chi non avesse previsto un Natale batticuore ha, evidentemente, fatto male i calcoli. Questa B non smette di offrire raffiche di emozioni con 4 antagoniste in 6 punti pronte a lottare per il primato al giro di boa dietro l’angolo. Altre due giornate in rapida successione per chiudere un girone d’andata mai tanto equilibrato e imprevedibile e in testa può cambiare tutto. Comanda il Crotone di Juric, fermato al 90’ da un Latina sull’orlo di una nuova crisi tecnica, ma è tutto in gioco per il titolo d’inverno mai come stavolta così poco retorico. Impreca la capolista per altri punti persi nel finale che potrebbero pesare in un bilancio per ora comunque da applausi.
Ma Rastelli preme e torna a petendere quel primato che il tecnico corallino non considera ancora una proprietà esclusiva ma a cui tiene tantissimo. In realtà i fatti raccontano che può succedere di rivedere Sau e compagni presto primi lassù. Perché tra le poche certezze ce n’è una inconfutabile: questo Cagliari è sempre più implacabile con la 9ª vittoria interna al Sant’Elia che fissa un altro record. Anche il Bari di Nicola, dopo aver provato a tenere il ritmo (altissimo) dell’avversaria ha dovuto arrendersi, sia pure restando in partita al Sant’Elia sino all’ultimo istante di un match vibrante e avvincente che i rossoblù non hanno mai rischiato però di perdere. Lo strapotere tecnico e organizzativo della formazione allestita da Giulini resta un fatto poco opinabile al di là degli episodi.
Scavalcato il Bari di slancio, complice la vittoria di Ascoli, la 6ª consecutiva, intanto, si candida alla bagarre per la A anche il Novara di Baroni, terza forza del campionato. L’ascesa dei piemontesi contribuisce, tra l’altro, al nuovo record stagionale di gol (35). E il bello deve ancora arrivare!
CAGLIARI (4-3-1-2): Storari 6,5; Pisacane 6,5 Salamon 7 Ceppitelli 6,5 Balzano 6,5; Munari 6 Fossati 6 Tello 6; Farias 6 (32' st Joao Pedro sv); Melchiorri 6,5 (38' st Cerri sv) Sau 7 (43' st Krajnc sv). A disp.: Cragno, Barreca, Murru, Barella, Deiola, Giannetti. All.: Rastelli 7. Falli commessi: 21 Fuorigioco fatti: 2 BARI (4-3-3): Guarna 6,5; Sabelli 6 Di Cesare 5,5 Contini 5,5 Gemiti 5,5; Porcari 5,5 (35' st Sansone sv) Gentsoglou 5,5 (18' st Boateng 5,5) Valiani 6; Rosina 6,5 Maniero 5,5 De Luca 5 (42' st Petropoulos sv). A disp.: Micai,Donkor,Rada,Donati,Romizi,Di Noia. All.: Nicola 6. Falli commessi: 13. Fuorigioco fatti: 0 ARBITRO: Pasqua di Tivoli 5,5. Guardalinee: De Meo e Mondin. Quarto uomo: Marini MARCATORI:22'ptMelchiorri(C),35' pt Sau (C), 37' pt Rosina (B) AMMONITI: 15' pt Munari (C), 28' pt Farias (C), 39' st Joao Pedro (C), 43' st Valiani (B) per gioco falloso, 39' st Di Cesare (B) per fallo di mano NOTE-Al40'stGuarna(B)harespinto un rigore a Sau (C). Spettatori totali 13.220 di cui 4.400 abbonati per un incasso globale di € 92.300. Angoli: 3-3. Rec.: 1' nel pt, 4' nel st Il Crotone non si stanca, ma ieri il Cagliari ha messo sul campionato il marchio del più forte. Ha cercato e voluto questa vittoria con ogni sua energia e l’ha conquistata con merito, giocando di più e anche meglio del Bari, l’altra grande della B, ora costretta a rincorrere non solo il Crotone e il Cagliari, ma anche il Novara. Se la partita non si è spenta prima del 94', è stato per colpa del miglior attacco del campionato, quello sardo, capace di sbagliare il gol del 3-1 per due volte a inizio ripresa e alla fine perfino un rigore con Sau (respinta di Guarna).
POSSESSO E CONTROPIEDE. Il primo tempo è stato tutto del Cagliari che ha lasciato al Bari una sola vaga possibilità di concludere, sfruttata al massimo dal sinistro velenoso di Rosina. Ma anche nella ripresa la squadra di Rastelli ha costruito le occasioni migliori, solo che le ha malamente sprecate, rischiando così di prendere il 2-2 con un diagonale di De Luca. Il calcio “misto” dei sardi ha creato problemi seri ai pugliesi. Possesso palla fino a spezzare l’equilibrio, poi contropiede per sfruttare lo spazio che i pugliesi hanno lasciato libero davanti a Guarna. Se Cagliari-Bari era di per sé la partita dell’anno per la B, con i risultati del pomeriggio e con la nuova classifica assumeva un’importanza fondamentale. Lo ha capito meglio (e subito) la squadra di Rastelli che ha preso possesso della gara, l’ha guidata con personalità e idee INVIATO A CAGLIARI - La nona vittoria del Cagliari al Sant’Elia che va verso l’epoca della ristrutturazione è stata interessante anche per ragioni di natura tattica. Rastelli e Nicola l’hanno giocata da protagonisti modificando l’assetto delle loro squadre con i cambi del secondo tempo. Il tecnico pugliese aveva il compito più difficile perché il Bari non rispondeva ai suoi richiami e per questo ha cominciato per primo inserendo Boateng al 18' al
e per questo ha vinto.
UNO-DUE CAGLIARI. L’avvìo non è stato affatto veloce. Il Cagliari attaccava però senza troppa cattiveria, il Bari limitava la sua partita al controllo del centrocampo posto di Gentsoglou. Dal 4-3-3 è passato al 4-2-3-1 rinunciando al regista classico, con Porcari e Valiani mediani e il trio Boateng-Rosina-De Luca alle spalle di Maniero. La risposta di Rastelli (che non aveva particolari urgenze) è arrivata un quarto d’ora dopo: più corsa e più freschezza per le ripartenze con Joao Pedro al posto di Farias. Ma Nicola ha alzato ancora di più il tiro: fuori un altro mediano, Porcari, e dentro Sansone, con Rosina senza alzare mai il ritmo e soprattutto senza scoprirsi. Sul primo attacco serio, i sardi hanno segnato con Melchiorri, piombato prima di Contini sulla respinta di Guarna che, evitando di bloccare il arretrato accanto a Valiani, con Boateng-Sansone-De Luca dietro a Maniero. In pratica, 5 attaccanti. Ma è stato l’ultimo cambio (42') del tecnico pugliese (i centimetri di Petropoulos al posto della zanzara De Luca per i colpi di testa sulle palle lunghe del finale di gara) a spingere Rastelli a schierare la difesa a tre con Krajnc al posto di Sau. Su quest’ultima mossa, si è chiusa la partita.