Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Messi-Suarez Barcellona tris Mondiale

Altro record per i blaugrana, River Plate ko Luis Enrique: Noi un riferiment­o planetario

- Di Andrea De Pauli

Ennesimo successo per il Barça, che consolida il suo status di club più vincente del nuovo millennio aggiudican­dosi, primo nella storia, il suo terzo Mondiale per Club. E con questo sono già 26 i titoli conquistat­i, tutti nell'arco dell'ultimo decennio, dai blaugrana, che chiudono il trionfale 2015 con altri 5 trofei. «Abbiamo centrato il nostro obiettivo», il commento di un raggiante Luis Enrique a fine gara. «Abbiamo confermato nuovamente che il nostro stile è ormai un punto di riferiment­o per il calcio planetario. Vinciamo con un'idea e con una determinat­a tipologia di giocatori e poco conta, se nel corso degli anni, abbiamo perso gente di peso come Xavi e Puyol, perché la nostra è una filosofia vincente».

LA COSTANTE. Nulla da eccepire, anche se pare corretto osservare che la possibilit­à di poter schierare un certo Leo Messi, una delle principali costanti di questi gloriosi ultimi due lustri del club catalano, non sembra un vantaggio da poco. Il fuoriclass­e di Rosario, recuperato in fretta e furia dalla colica renale che ha seriamente rischiato di fargli perdere l'appuntamen­to con gli scorbutici connaziona­li del River Plate, ancora una volta si è dimostrato cecchino infallibil­e, portando in vantaggio il Barça al 36' del primo tempo, grazie a un astuto tocco di esterno sinistro, dopo aver controllat­o, tra petto e braccio, una sponda aerea dell'altro convalesce­nte Neymar. 23º gol in 27 finali disputate con la casacca blaugrana per la Pulce, che aveva apposto almeno un sigillo anche nelle altre due finali del Mundialito disputate: l'epocale rete realizzata con lo scudo, contro l'Estudiante­s, nel 2009, e addirittur­a una doppietta al Santos di Ney, nel 2011. Marcatura che ha permesso al Quattro volte Pallone d'Oro di eguagliare le 5 reti siglate nel trofeo dal recordman Cesar Delgado. «Siamo felicissim­i», le prime parole di Leo. «Io venivo da un paio di giorni terribili. Il dolore è stato fortissimo, ma per fortuna ho recuperato in fretta e in partita mi sono sentito piuttosto bene».

Leo apre le danze il Pistolero ne fa due Neymar: «Questo è il miglior momento della mia vita»

PROTAGONIS­TA A SORPRESA. Il centro dei riflettori e il titolo di miglior giocatore del torneo, però, se lo porta via lo scatenato Luis Suarez, che dopo la tripletta che ha steso il Guangzhou in semifinale, ha raggiunto a sua volta quota 5 gol nel torneo con la doppietta confeziona­ta nella ripresa, che ha messo fine, in partenza, alle flebili velleità di remontada del River. «La cosa più importante è aver vinto la Coppa”, la confession­e del Pistolero, a segno, in questa stagione, 24 volte in altrettant­e esibizioni. «Sono molto felice di essere stato utile con i miei gol». Nel finale, ha cercato senza fortuna la rete personale anche Neymar, che comunque si è mostrato a dir poco entusiasta al termine della gara. «Questo è uno dei migliori momenti della mia vita e pazienza se non ho segnato io».

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