Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Messi-Suarez Barcellona tris Mondiale
Altro record per i blaugrana, River Plate ko Luis Enrique: Noi un riferimento planetario
Ennesimo successo per il Barça, che consolida il suo status di club più vincente del nuovo millennio aggiudicandosi, primo nella storia, il suo terzo Mondiale per Club. E con questo sono già 26 i titoli conquistati, tutti nell'arco dell'ultimo decennio, dai blaugrana, che chiudono il trionfale 2015 con altri 5 trofei. «Abbiamo centrato il nostro obiettivo», il commento di un raggiante Luis Enrique a fine gara. «Abbiamo confermato nuovamente che il nostro stile è ormai un punto di riferimento per il calcio planetario. Vinciamo con un'idea e con una determinata tipologia di giocatori e poco conta, se nel corso degli anni, abbiamo perso gente di peso come Xavi e Puyol, perché la nostra è una filosofia vincente».
LA COSTANTE. Nulla da eccepire, anche se pare corretto osservare che la possibilità di poter schierare un certo Leo Messi, una delle principali costanti di questi gloriosi ultimi due lustri del club catalano, non sembra un vantaggio da poco. Il fuoriclasse di Rosario, recuperato in fretta e furia dalla colica renale che ha seriamente rischiato di fargli perdere l'appuntamento con gli scorbutici connazionali del River Plate, ancora una volta si è dimostrato cecchino infallibile, portando in vantaggio il Barça al 36' del primo tempo, grazie a un astuto tocco di esterno sinistro, dopo aver controllato, tra petto e braccio, una sponda aerea dell'altro convalescente Neymar. 23º gol in 27 finali disputate con la casacca blaugrana per la Pulce, che aveva apposto almeno un sigillo anche nelle altre due finali del Mundialito disputate: l'epocale rete realizzata con lo scudo, contro l'Estudiantes, nel 2009, e addirittura una doppietta al Santos di Ney, nel 2011. Marcatura che ha permesso al Quattro volte Pallone d'Oro di eguagliare le 5 reti siglate nel trofeo dal recordman Cesar Delgado. «Siamo felicissimi», le prime parole di Leo. «Io venivo da un paio di giorni terribili. Il dolore è stato fortissimo, ma per fortuna ho recuperato in fretta e in partita mi sono sentito piuttosto bene».
Leo apre le danze il Pistolero ne fa due Neymar: «Questo è il miglior momento della mia vita»
PROTAGONISTA A SORPRESA. Il centro dei riflettori e il titolo di miglior giocatore del torneo, però, se lo porta via lo scatenato Luis Suarez, che dopo la tripletta che ha steso il Guangzhou in semifinale, ha raggiunto a sua volta quota 5 gol nel torneo con la doppietta confezionata nella ripresa, che ha messo fine, in partenza, alle flebili velleità di remontada del River. «La cosa più importante è aver vinto la Coppa”, la confessione del Pistolero, a segno, in questa stagione, 24 volte in altrettante esibizioni. «Sono molto felice di essere stato utile con i miei gol». Nel finale, ha cercato senza fortuna la rete personale anche Neymar, che comunque si è mostrato a dir poco entusiasta al termine della gara. «Questo è uno dei migliori momenti della mia vita e pazienza se non ho segnato io».