Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

FIRENZE HA UN BEL VANTAGGIO

- > di ALBERTO DALLA PALMA <

L’ anno 2015 si è chiuso con la grande sorpresa che trasforma la serie A in un campionato assolutame­nte imprevedib­ile: la Lazio, che fino a pochi giorni fa voleva cambiare allenatore (come il Milan e la Roma ), ha vinto a Milano con una doppietta di Candreva consentend­o a tutte le rivali dell’Inter di passare un Natale pieno di speranze. Napoli e Fiorentina ad un solo passo, la Juve oramai a tre punti, la Roma appena a quattro. Chissà se Roberto Mancini, tornando al pomeriggio di ieri, cambierebb­e per la diciassett­esima volta la sua squadra escludendo i giocatori che nell’ultimo mese l’avevano trascinata di peso: Adem Ljajic e Marcelo Brozovic. Sì, perché si è avuta la sensazione, stavolta, che gli stravolgim­enti tecnico-tattici dell’allenatore abbiano penalizzat­o l’Inter: va bene la rotazione, ma con tre settimane di sosta alle porte forse sarebbe stato opportuno spingere ancora con gli uomini migliori. Si era riaccesa, l’Inter, all’ingresso di Ljajic e Brozovic. Gol di Icardi e Lazio alle corde, fino a quando Felipe Melo ha avuto uno dei suoi noti blackout: fallo da rigore su Milinkovic Savic e scarpata in faccia a Biglia. In dieci e sotto un’altra volta, i nerazzurri hanno perso la terza partita della stagione.

Alle loro spalle ci sono sempre il Napoli e la Fiorentina, spinte dai rispettivi straordina­ri centravant­i. Higuain, con Suarez e Lewandowsk­i, è uno dei tre che in Europa sposta le partite da solo, naturalmen­te oltre a Messi e Cristiano Ronaldo. Altri due gol per l’argentino, a Bergamo: a quota 16 già a Natale, il Pipita può diventare l’uomo scudetto. Kalinic, invece, rappresent­a la grande novità del campionato e della Fiorentina, che ufficialme­nte punta solo alla Champions: ma correndo senza alcuna responsabi­lità di vittoria, può rappresent­are un tutti. Fa impression­e, intanto, vedere già quarta la Juve, anche lei con un bomber in primo piano: da qualche settimana Mandzukic, accoppiato a Dybala, sta diventando devastante, in Italia e in Europa. Settima vittoria consecutiv­a: Allegri è già a tre punti da Mancini.

Ieri, oltre a Pioli, si sono salvati due allenatori, che potranno mangiare il panettone a Milano e a Roma: parliamo di Mihajlovic e di Garcia, sostenuto anche da un bambinone del ‘97 - Sadiq ma non dai tifosi gialloross­i, pronti a fischiare l’abbraccio di Florenzi goleador e di tutti i suoi compagni al condottier­o francese. La gente ha deciso: considera il tecnico ormai un ex, che sia a breve termine o comunque a fine stagione. Da dimenticar­e le dichiarazi­oni del ds Sabatini, che ha parlato di schizzi di sangue, come se non ce ne fossero già abbastanza in giro, purtroppo veri e pieni di dolore. Non si sa che cosa volesse dire, di sicuro è stato sgradevole.

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