Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Scatto Udine, altri fischi sul Toro
TORINO
UDINESE
Impresa Udinese, sprofondo Torino. Un gol del giovane croato Perica fa dimenticare ai friulani le due sconfitte consecutive con Fiorentina e Inter. I granata invece subiscono un altro stop pesante, che segue di pochi giorni quello, altrettanto duro, nel derby di coppa Italia. E proprio le scorie del rovescio contro la Juve si sono ancora fatte sentire nella testa e nelle gambe della squadra di Ventura che, al momento, è la brutta copia di quella conosciuta. Poco brillante, molle nei contrasti, senza gioco. Neanche la superiorità numerica ha rianimato il Toro che, nonostante le tre punte, non si è mai reso pericoloso. Anche la situazioneambientalenonhaaiutato, con l'Olimpico che ha contestato la squadra per la disfatta nel derby fin dall'ingresso in campo, fischiando Ventura e, a sorpresa, Quagliarella. «Il risultato è figlio di quanto successo in questi giorni - riconosce il tecnico granata -: era evidente la mancanza di serenità di moltissimi giocatori. Anche l'ambiente non è stato favorevole, e lo capisco. Ma non è con la rabbia che si ottengono i risultati, bensì con la simbiosi e la compattezza con i tifosi».
NETTA. La vittoria della squadra di Colantuono è meritata, anche perché ottenuta in inferiorità numerica (doppio giallo a Wague poco prima di metà ripresa), e più netta di quanto il punteggionondica.Nonostante le tante assenze, l'Udinese è stata capace di offrire una prova di personalità, con un grande possesso palla, sotto la direzione d'orchestra di Lodi. Il premio per i friulani è arrivato così al 41': Perica sfrutta il taglio profondo di Lodi, resiste a Moretti e Molinaro e in diagonale fa centro. Nella ripresa ci si attendeva la reazione del Toro ma è stata l'Udinese prima ad avvicinarsi al raddoppio con Edenilson, Perica e Widmer e poi a resistere in dieci.