Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
«Sì, Milan siamo stati bravissimi»
Mihajlovic: Ho chiesto serenità nell’intervallo e abbiamo vinto
Lo sguardo interrogativo, per usare un eufemismo, che gli abbiamo visto spesso in questa sua stagione tribolata, e anche ieri alla fine del primo tempo, stavolta ha lasciato il posto a uno sguardo compiaciuto. Potter o non Potter, Sinisa Mihajlovic al suo Milan non chiedeva miracoli ma tre punti per restare agganciato al carro europeo. E dopo lo spavento del primo tempo è arrivato un 4-2 sicuramente non perfetto ma utilissimo: «Penso sia stata una vittoria meritata, anche quando eravamo in svantaggio siamo sempre andati all’attacco, costruendo tante opportunità. A differenza delle ultime partite di campionato, qui potevamo sbloccarla subito. Così alla fine del primo tempo ho detto ai ragazzi: “restate sereni, continuiamo così; e loro sono stati bravi; dovevamo vincere, lo abbiamo fatto e questo è quello che conta. Gli errori iniziali? Dovevamo girare la palla con pazienza; adesso pensiamo positivo, abbiamo margini di miglioramento, alla ripresa se continuiamo così possiamo risalire in classifica» C’è solo un po’ di rimpianto: se avessimo fatto il nostro saremmo a 32 punti con la Roma e saremmo vicini al trenino davanti. Guardiamo alle ultime due partite, ero convinto che Genova fosse uno spartiacque e credo lo sia stato. Il mercato a gennaio? Se non esce alcun big, e al momento non è previsto, non entra nessun big, entra Boateng che sostituisce Suso, che al 99% va in prestito al Genoa. Forse partirà qualcuno dei giocatori più o meno utilizzati. Non dimentichiamoci che abbiamo fuori due giocatori come Balotelli e Menez che dovrebbero rientrare all’inizio del prossimo anno. Quanti giocatori sono considerati big in questo Milan? Ce ne sono tanti, a partire da Donnarumma, i nostri tifosi possono stare tranquilli. Gli attaccanti sono dei big e anche a centrocampo ce ne sono però poi se non facciamo i punti diventa tutto sbagliato. Io continuo a pensare, tanto poi mi massacrano, che questa squadra valga più di un sesto posto».
Galliani: «Valiamo più del sesto posto Non entra un big se uno non va via Per ora c’è Boateng»