Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Polonara e Aradori show Reggio non si ferma più
Pagelle - REGGIO EMILIA: Aradori 7.5, Polonara 7.5, Lavrinovic 6.5, Della Valle 7.5, De Nicolao 6.5, Strautins 6, Veremeenko 7, Silins 6, Gentile 6.5. All. Menetti 7; CASERTA: Downs 6.5, Siva 6.5, Hunt 5.5, Cinciarini 6, Jones 6.5, Gaddefors 5, Ghiacci 5.5, Giuri 5.5. All. Dell’Agnello 6 Il migliore: Polonara La chiave: la rotazione più ampia di Reggio Emilia. Continua a marchiare a fuoco il campionato e mantiene la vetta Reggio Emilia, che mette in cascina un’altra vittoria interna superando una Caserta determinata e brava a rimanere sempre con la testa sulla gara. La differenza di valori tecnici e di profondità della rosa ha però progressivamente fatto la differenza. A turno i vari Polonara, Aradori e Della Valle hanno generato parziali di talento e atletismo, e sotto canestro la stazza e la tecnica di Lavrinovic e di Veremeenko si è rivelata quasi impossibile da gestire per una Caserta comunque con un pacchetto di lunghi veloci e troppo leggeri per i veterani reggiani.
La Grissin Bon, ancora senza Kaukenas, ha avuto anche discreti segnali da Stefano Gentile, in crescita dopo le due settimane di stop per infortunio, e si conferma una squadra di assoluto livello per questa serie A. Caserta, in ogni caso non ha demeritato, e sorride per un Siva apparso in miglioramento fisico. Ma alla lunga la differenza è parsa netta ed evidente. Dal terzo quarto in poi biancorossi in comodo controllo fino all’87-62 finale. Salutata l’Eurolega, l’Olimpia ritrova il successo in campionato, superando, in volata, l’ostica Enel Brindisi (7772 il finale).
Ancora senza Gentile e Hummel, Milano si aggrappa alla propria difesa e al duo Macvan-Mclean. Equilibrio per tre quarti con Banks, inesistente nel primo tempo, decisivo nella rimonta brindisini al rientro in campo. Nei minuti finali, la differenza la fanno le giocate di Simon e la voglia di vincere del gruppo allenato da Repesa.
Milano resta in vetta alla classifica. Per Brindisi comunque significativi passi in avanti nella circolazione di palla, con il solito Banks che da solo ha provato a vincere la partita. (25-17, 46-45, 62-62) VITASNELLA CANTÙ: Berggren 6 (2/3, 0/1, 7 r.), Abass 11 (4/5, 0/6, 8 r.), Heslip 11 (3/8 da tre, 0 r.), Zugno ne, Wojciechowski 9 (3/6, 1/2, 3 r.), Cesana ne, JaJuan Johnson 18 (6/9, 1/3, 10 r.), Tessitori ne, Hasbrouck 21 (3/3, 2/3, 5 r.), Hodge 11 (3/8 da tre, 1 r). All. Brienza ENERGIA TRENTO: Poeta 7 (1/6, 1/1, 1 r.), Sanders 10 (3/3, 1/5, 4 r.), Pascolo 10 (4/8, 0/1, 5 r.), Baldi Rossi 7 (2/4, 1/4, 1 r.), Forray 7 (2/4, 1/4, 4 r.), Lofberg ne, Flaccadori 0 (0/3, 0/1, 1 r.), Sutton 11 (4/5, 0/1, 7 r.), Lockett 10 (3/4, 1/2, 3 r.), Lechthaler ne, Wright 15 (5/11, 1/4, 5 r.). All. Buscaglia ARBITRI: Sabetta, Filippini, Attard 6. NOTE - Tiri liberi: Cantù 22/30, Trentino 11/14 5 Falli: Forray. Perc. tiro: Cantù 29/55 (7/23 da tre, 4 ro, 36 rd), Trentino 30/71 (6/23 da tre, 8 ro, 25 rd). Pagelle - CANTU’: Berggren 6, Abass 6,5, Heslip 7, Wojciechowski 6,5, JaJuan Johnson 7, Hasbrouck 7,5, Hodge 5. All. Brienza 6,5. TRENTO: Poeta 5,5, Sanders 6, Pascolo 5, Baldi Rossi 5,5, Forray 5,5, Sutton 6, Lockett 6, , Wright 6,5. All. Buscaglia 5,5 Il migliore: Hasbrouck La chiave: l’ultimo quarto di Cantù Dopo una settimana turbolenta, segnata dal cambio in panchina e dalle dimissioni del presidente Anna Cremascoli, Cantù reagisce sul parquet schiantando 87-77 la capolista Trento. Decisivi gli ultimi due minuti del quintetto oggi allenato da Brienza, che grazie alla generosità di Abass e alla classe di Hasbrouck realizza un’ incredibile rimonta (parziale di 170) nell’ultimo periodo.