Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Polonara e Aradori show Reggio non si ferma più

- Di Adriano Arati di Fabrizio Ponciroli MILANO di Carlo Tagliagamb­e

Pagelle - REGGIO EMILIA: Aradori 7.5, Polonara 7.5, Lavrinovic 6.5, Della Valle 7.5, De Nicolao 6.5, Strautins 6, Veremeenko 7, Silins 6, Gentile 6.5. All. Menetti 7; CASERTA: Downs 6.5, Siva 6.5, Hunt 5.5, Cinciarini 6, Jones 6.5, Gaddefors 5, Ghiacci 5.5, Giuri 5.5. All. Dell’Agnello 6 Il migliore: Polonara La chiave: la rotazione più ampia di Reggio Emilia. Continua a marchiare a fuoco il campionato e mantiene la vetta Reggio Emilia, che mette in cascina un’altra vittoria interna superando una Caserta determinat­a e brava a rimanere sempre con la testa sulla gara. La differenza di valori tecnici e di profondità della rosa ha però progressiv­amente fatto la differenza. A turno i vari Polonara, Aradori e Della Valle hanno generato parziali di talento e atletismo, e sotto canestro la stazza e la tecnica di Lavrinovic e di Veremeenko si è rivelata quasi impossibil­e da gestire per una Caserta comunque con un pacchetto di lunghi veloci e troppo leggeri per i veterani reggiani.

La Grissin Bon, ancora senza Kaukenas, ha avuto anche discreti segnali da Stefano Gentile, in crescita dopo le due settimane di stop per infortunio, e si conferma una squadra di assoluto livello per questa serie A. Caserta, in ogni caso non ha demeritato, e sorride per un Siva apparso in migliorame­nto fisico. Ma alla lunga la differenza è parsa netta ed evidente. Dal terzo quarto in poi biancoross­i in comodo controllo fino all’87-62 finale. Salutata l’Eurolega, l’Olimpia ritrova il successo in campionato, superando, in volata, l’ostica Enel Brindisi (7772 il finale).

Ancora senza Gentile e Hummel, Milano si aggrappa alla propria difesa e al duo Macvan-Mclean. Equilibrio per tre quarti con Banks, inesistent­e nel primo tempo, decisivo nella rimonta brindisini al rientro in campo. Nei minuti finali, la differenza la fanno le giocate di Simon e la voglia di vincere del gruppo allenato da Repesa.

Milano resta in vetta alla classifica. Per Brindisi comunque significat­ivi passi in avanti nella circolazio­ne di palla, con il solito Banks che da solo ha provato a vincere la partita. (25-17, 46-45, 62-62) VITASNELLA CANTÙ: Berggren 6 (2/3, 0/1, 7 r.), Abass 11 (4/5, 0/6, 8 r.), Heslip 11 (3/8 da tre, 0 r.), Zugno ne, Wojciechow­ski 9 (3/6, 1/2, 3 r.), Cesana ne, JaJuan Johnson 18 (6/9, 1/3, 10 r.), Tessitori ne, Hasbrouck 21 (3/3, 2/3, 5 r.), Hodge 11 (3/8 da tre, 1 r). All. Brienza ENERGIA TRENTO: Poeta 7 (1/6, 1/1, 1 r.), Sanders 10 (3/3, 1/5, 4 r.), Pascolo 10 (4/8, 0/1, 5 r.), Baldi Rossi 7 (2/4, 1/4, 1 r.), Forray 7 (2/4, 1/4, 4 r.), Lofberg ne, Flaccadori 0 (0/3, 0/1, 1 r.), Sutton 11 (4/5, 0/1, 7 r.), Lockett 10 (3/4, 1/2, 3 r.), Lechthaler ne, Wright 15 (5/11, 1/4, 5 r.). All. Buscaglia ARBITRI: Sabetta, Filippini, Attard 6. NOTE - Tiri liberi: Cantù 22/30, Trentino 11/14 5 Falli: Forray. Perc. tiro: Cantù 29/55 (7/23 da tre, 4 ro, 36 rd), Trentino 30/71 (6/23 da tre, 8 ro, 25 rd). Pagelle - CANTU’: Berggren 6, Abass 6,5, Heslip 7, Wojciechow­ski 6,5, JaJuan Johnson 7, Hasbrouck 7,5, Hodge 5. All. Brienza 6,5. TRENTO: Poeta 5,5, Sanders 6, Pascolo 5, Baldi Rossi 5,5, Forray 5,5, Sutton 6, Lockett 6, , Wright 6,5. All. Buscaglia 5,5 Il migliore: Hasbrouck La chiave: l’ultimo quarto di Cantù Dopo una settimana turbolenta, segnata dal cambio in panchina e dalle dimissioni del presidente Anna Cremascoli, Cantù reagisce sul parquet schiantand­o 87-77 la capolista Trento. Decisivi gli ultimi due minuti del quintetto oggi allenato da Brienza, che grazie alla generosità di Abass e alla classe di Hasbrouck realizza un’ incredibil­e rimonta (parziale di 170) nell’ultimo periodo.

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