Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
C’è Witsel per il Milan Pirlo, pressing Inter Juve, colpo Banega
Mancini pronto a tutto per il regista, vuole anche il veronese Sala I bianconeri provano con il talento argentino
Da un quarto di secolo non si vede un campionato come questo. Alla 17ª giornata, cinque squadre in 4 punti, dall’Inter con 36 alla Roma con 32, in mezzo Fiorentina, Napoli (con 35) e Juventus (con 33). Ma nel campionato 1990-91, a quello ci riferiamo, si assegnavano ancora 2 punti a vittoria, le squadre erano sempre 5 raggruppate in appena 2 lunghezze, c’era l’Inter in testa a quota 24, poi Milan a 23 e il terzetto Parma-Juve-Samp a 22. Con un calcolo puramente statistico e di nessun valore tecnico (perché allora si giocava per il pareggio molto più di quanto sia utile farlo adesso), attribuendo 3 punti a vittoria quelle 5 squadre erano raccolte in 4 punti proprio come adesso.
La partita contro la Lazio ha fatto scattare un campanello d’allarme anche in chiave mercato. In casa nerazzurra nessuno intende drammatizzare il ko con i biancocelesti anche perché la squadra resta prima in classifica, ma il match di domenica ha evidenziato alcuni limiti nell’organico che erano già noti. Il problema è come riuscire a colmarli visto che Thohir e i dirigenti considerano la finestra di gennaio utile soprattutto a rimettere a posto i conti e a riequilibrare con qualche cessione quei 7/8 milioni di passivo accumulati nel mercato estivo. Prima dunque bisogna cedere, ma poi, almeno nella mente del ds Ausilio e di Mancini, bisogna investire. Perché solo così il sogno scudetto può essere alimentato.
IDEA PIRLO. La coppia di mediani muscolari Melo-Medel non ha funzionato: Mancini l’aveva già proposta contro il Genoa con risultati buoni, ma non esaltanti; domenica l’esperimento è andato molto peggio non solo per la sconfitta, ma anche per come è fluito (o non è fluito, se preferite...) il gioco nella prima frazione. D’accordo, la squadra ha bisogno di muscolari e corridori in mezzo al campo quando schiera due esterni offensivi e due attaccanti, ma serve anche qualità nell’impostazione. Di registi in giro ce ne sono pochi e quei “pezzi rari” costano molto. Tutti tranne Andrea Pirlo, una vera occasione low cost. L’ex mente della Juventus deve però decidere di lasciare New York e la Mls: magari lo farà per aumentare le sue chances di essere convocato per gli Europei visto che la lunga pausa senza gare ufficiali non spinge Conte a inserirlo nel gruppo che volerà in Francia. Andrea sta riflettendo soprattutto su questo: un mese fa era dell’idea di rispettare la scelta di vita fatta quando ha firmato (fino al dicembre 2016) per il club della Grande Mela. Il tarlo nella sua testa, però, nelle ultime due settimane ha lavorato ed entro una decina di giorni farà il punto con il suo agente, poi l’Inter saprà.
MANCIO VUOLE UN ESTERNO. La seconda lacuna è in attacco dove manca un esterno destro di ruolo. Perché Biabiany al momento non può essere considerato un titolare nell’Inter e Perisic un po’ su quella fascia si snatura. Mancini vorrebbe un elemento veloce e con qualità, due caratteristiche non facili da trovare a gennaio senza pagarle. Per giugno Ausilio ha fatto mosse importanti per avere Feghouli e ha fatto
arrivare all’entourage del franco-marocchino una proposta importante. Il giocatore ci sta pensando: vorrebbe restare al Valencia dove si trova bene, ma la trattativa per il rinnovo del contratto è lontana e gli spagnoli hanno puntato per l’eventuale sostituzione il parametro zero Carrillo dello Sporting. Assai difficile anticipare l’eventuale arrivo di Feghouli a gennaio. L’ipotesi Candreva è complicata perché i rapporti Lotito-Mancini rendono l’affare in salita e perché l’Inter non ha da investire i 20 milioni che potrebbero indurre il patron laziale a mollare un elemento considerato al momento incedibile.
... E UN TERZINO. La partenza di Montoya, che tornerà a Barcellona e sarà poi dato in prestito, quella di Dodò, che andrà a cercare minuti altrove, e quella possibile di Santon (per lui c’è una richiesta del West Ham) spingono l’Inter all’acquisto anche di un terzino destro. Bruno Perez piace da morire, ma Cairo lo tratta solo per una cifra superiore a 15 milioni. Tradotto: non si può fare. Pezzi più bassi per Sala del Verona che a Mancini piace molto e per Meunier del Bruges che ha convinto gli osservatori nerazzurri.
Parla Zanetti «A gennaio non vogliamo sconvolgere il gruppo ma se troveremo un elemento in grado di aggiungere qualcosa, ci faremo trovare pronti»