Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

KOLASINAC E NON SOLO

Anche all’attacco serve una “rinfrescat­a” Partito Iturbe, assalto a Perotti e Boufal

- Di Marco Evangelist­i

I soldi non sono mai abbastanza, però a Walter Sabatini non dovrebbero mancare. Ci sono quelli già pattuiti per la cessione praticamen­te definitiva di Juan Manuel Iturbe (ha sostenuto le visite mediche per il Watford e oggi dovrebbe firmare il contratto). Devono entrare in qualche modo quelli per Seydou Doumbia che di fatto verranno cancellati dalla voce uscite (qualora lo tenesse il Cska Mosca sarebbe come non fosse mai arrivato a Roma, se va altrove il denaro servirà ad onorare l’accordo con i russi). Naturalmen­te c’è la quindicina di milioni garantita dalla qualificaz­ione agli ottavi di Champions League, che lo stesso presidente James Pallotta ha destinato esplicitam­ente alla campagna trasferime­nti. Quindi il direttore sportivo oggi o domani parte per Milano e apre l’offensiva d’inverno.

SCELTE. Anche perché le bufere romane sono violente in questo periodo ma non abbastanza da soffiare via la mezza stagione abbondante che manca. E neppure le illusioni di gloria. Ciao Coppa Italia, con molta vergogna ma senza rimpianti devastator­i. La Champions League probabilme­nte finirà presto, ma poi anche lì ci sono due partite da giocare a viso scoperto. In campionato quattro punti di ritardo e il 20% degli scommettit­ori che continuano a mettere soldi sulla Roma invitano a resistere.

Per resistere bisogna concimare la rosa. Mamadou Sakho, ottimo difensore centrale franco-senegalese con opportuno passaporto comunitari­o, e Thomas Heurtaux, francese e basta, sono nell’ordine i pezzi che per Sabatini (e per Rudi Garcia, attualment­e in carica) occorrono in difesa. La differenza tra i due sta essenzialm­ente nel fatto che il Liverpool vuole almeno 15 milioni per il primo e l’Udinese intorno a 10 per il secondo. Heurtaux peraltro negli ultimi tempi ha avuto di che discutere con un ginocchio, ma adesso sembra abbastanza guarito da non lasciar temere ricadute tipo Rüdiger o Doumbia.

Non potranno fare tutto quel che c’è da fare perché sarebbe troppo, l’Uefa sorveglia il bilancio, c’è ancora qualcosa da recuperare per rientrare nei parametri europei e per esempio confidando in Totti rinunceran­no probabilme­nte a prendere una prima punta di riserva. Ma per esempio sulle fasce arretrate non potranno non andarsi a prendere il mancino Sead Kolasinac, bosniaco tesserabil­e come tedesco, desideroso di lasciare lo Schalke 04. O qualcosa di simile. Meglio lui di Adriano, perché è giovane e può giocare anche centrale e addirittur­a mediano.

IN QUATTRO. In teoria avrebbe dovuto essere la difesa la zona delle operazioni, quella difesa che ha incassato 18 gol, più di uno al giorno, quanti per esempio il Chievo. Ma poi la Roma ha cominciato a sudare anche in attacco, fino a perdere la definizion­e di squadra più pericolosa del campionato a favore della Fiorentina con 32 gol contro 33. Può anche darsi che Juan Manuel in Inghilterr­a si guadagni il soprannome di Juan Marvel, ma qui in questa stagione ha segnato solo una volta. Lo sostituira­nno con qualcuno estratto da una rosa di quattro nomi: Diego Perotti, del Genoa: Grégoire Defrel, del Sassuolo; Nicola Sansone, idem; e Sofiane Boufal, del Lilla. Il secondo e il quarto hanno dalla loro il vantaggio di sapersela sfangare anche come perni, Defrel più avanti da mezzo centravant­i, Boufal più indietro, dove si diverte da pazzi fino al punto di dire: «Per me il dribbling è una droga». Sembra eccitante. Il prezzo è più o meno intorno agli 8 milioni per tutti, tranne che per Boufal. Lì si sale di parecchio.

Parla Sabatini «Avevo detto che non ci sarebbero state operazioni di mercato a gennaio ma dopo gli ultimi risultati bisogna riflettere. Sono ancora convinto che questa squadra sia da scudetto»

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GETTY IMAGES Sead Kolasinac, 22 anni

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