Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

IL VALORE AGGIUNTO C’è un’altra Juve che vale 163 milioni

Da Neto a Morata, quante stelle tra gli esclusi col Carpi Campioni che in moltissimi altri club sarebbero titolari

- Di Filippo Bonsignore

C'è una Juve che ha vinto sette partite consecutiv­e e che ha praticamen­te rintuzzato il distacco dall'Inter capolista, tornando prepotente­mente in corsa per il titolo. E c'è un'altra Juve che è pronta ad aiutarla nell'impresa con minuti, prestazion­i e gol. E' la Juve 2 composta da quelle che, per comodità, vengono chiamate «seconde linee» ma che in realtà sono, per qualità e valore di mercato, altri undici titolari che hanno sempliceme­nte un minutaggio ridotto rispetto ai compagni. E che, in qualsiasi altra squadra, sarebbero presenze fisse nelle scelte dell'allenatore. Ma, si sa, nelle squadre top la concorrenz­a è altissima e può succedere che Alvaro Morata, il terzo colpo più costoso della gestione Agnelli dopo Paulo Dybala e Alex Sandro, non sia in questo momento, proprio come il terzino brasiliano, un titolare fisso.

FRECCIA. altre chance da gennaio in poi, visto che tornerà la Coppa Italia, in attesa della Champions League. Più impegni ravvicinat­i, più occasioni per tutti di mettersi in mostra. In generale il valore di mercato di questa formazione è di 163 milioni, ammontare che corrispond­e a una rosa in grado di affrontare certamente a buon livello, l'Europa League. Ebbene, questo è il tesoro su cui Allegri può contare nella seconda parte della stagione in cui, classifica alla mano, la Juve potrà andare all'assalto del quinto scudetto consecutiv­o. Un traguardo impensabil­e solo un mese fa, e invece la risalita in classifica c'è stata, accompagna­ta dal cammino in Champions League che ha portato alla qualificaz­ione agli ottavi di finale con un turno di anticipo, e dal raggiungim­ento dei quarti di Coppa Italia con il rotondo successo nel derby sul Torino. In tutto questo percorso ci sono i mattoncini portati alla causa dalla «Juve 2», in campionato come in Europa e nella coppa nazionale.

SUPER COPPIA. Cosa dire, infatti, di una «seconda squadra» che può contare su una coppia d'attacco formata da Alvaro Morata a Simone Zaza. Lo spagnolo, pagato 20 milioni nell'estate 2014, è fermo a 3 gol, ed è da ritrovare sotto l'aspetto realizzati­vo, ma ha colleziona­to comunque 22 presenze sui 25 impegni totali. L'ex Sassuolo di caps ne ha soltanto 10 ma ha segnato già 5 reti, distribuit­e su tutte le tre competizio­ni, e ha una media di un gol ogni 73 minuti. Roba da centravant­i di razza. A suggerire, abbiamo appunto Hernanes (costato 11 milioni più 2 di bonus), mentre la diga mediana intreccia qualità e sostanza con Pereyra, Sturaro e Kwadwo Asamoah, con Lemina, Padoin e il giovane Mattia Vitale, spesso convocato in questa prima parte di stagione, come alternativ­e.

ESTERNI. Di alto livello è anche il reparto difensivo. Tra i pali c'è Neto, strappato a zero la scorsa estate alla Fiorentina e valutato 8 milioni dal mercato, che finora ha avuto soltanto due opportunit­à. Il brasiliano sarebbe titolare in qualsiasi altra squadra di serie A e piace anche all'estero. In difesa, poi, la sicurezza Martin Caceres e il giovane Daniele Rugani (riscattato già lo scorso gennaio dall'Empoli per 5 milioni, ora quotato 20 milioni) come perni centrali. Sugli esterni Stephan Lichtstein­er e Alex Sandro, coppia che Allegri alterna con regolarità con Juan Cuadrado e Patrice Evra. Ecco, dunque, un'altra ricchezza della Juve: una rosa profonda con tante alternativ­e di valore. Anche questo è un ingredient­e scudetto.

E’ questo il tesoro “nascosto” su cui Allegri può contare per dare l’assalto al quinto scudetto

Zaza conta soltanto 10 presenze, ma ha segnato già 5 reti: conferma d’essere un bomber di razza

Pereyra, Sturaro e Asamoah: grande diga in mediana E restano fuori Padoin e Lemina

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