Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

BOLOGNA Donadoni chiede gol al centrocamp­o

Solo Donsah a segno in un reparto che tira poco...

- Di Lorenzo Longhi

Fra i numeri del Bologna di Donadoni, oltre ai punti e alla relativa media per partita, il dato delle reti segnate con il nuovo tecnico segnala come, a questo punto della stagione, non sia la capacità di andare a rete il problema principale dei rossoblù. Questo perché la manovra offensiva è più efficace e, ovviamente, anche perché il risveglio di Destro ha portato in poche settimane l'attaccante ascolano a segnare cinque gol, più o meno un terzo o poco più del bottino che ci si attende da lui a fine stagione. Insomma, Destro fa il suo: capocannon­iere della squadra, con una media significat­iva da quando il suo campionato è iniziato sul serio. Ma gli altri?

ATTACCANTI. Dei 19 gol segnati dal Bologna in queste prime 17 giornate, ben 13 sono arrivati dagli attaccanti. Si tratta di oltre due terzi delle marcature, pari al 68,4% del totale: significa che i giocatori offensivi riescono ad incidere per quanto in genere si chiede loro, perché tradiziona­lmente, in una squadra che funziona (e che segna con discreta continuità o anche di più) i gol delle punte in generale si attestano sul 70% del numero assoluto dei gol fatti. Così, dietro a Destro, ecco i tre gol di Mounier, tutti giunti in era Rossi quando Mattia ancora non si era sbloccato, quindi i due di Giaccherin­i e Brienza, giunti con Donadoni in panchina. A loro si aggiunge il centro di Mancosu contro la Lazio, a confermare le discrete statistich­e del reparto avanzato.

DIFENSORI. Masina, Rossettini e Gastaldell­o, che insieme hanno messo a segno ben 7 reti, evidenzian­o come il Bologna sia stato abile anche a sfruttare i colpi dei difensori, giunti più da situazioni da calcio piazzato che da inseriment­i, ma comunque eccellenti: siamo al 26,3% del totale, in altri termini un gol su quattro. Un dato di notevole interesse, che però porta ad una lettura bivalente: da un lato, l'apporto dei giocatori di retroguard­ia in zona gol sottolinea che le reti dei difensori non sono casuali ma figlie di situazioni studiate, dall'altro tuttavia chiarisce come manchino le reti di un reparto dal quale ci si aspetta davvero di più: il centrocamp­o.

UNA TANTUM. Perché sì, 13 (attacco) più 5 (difesa) fa 18, e allora resta solo una rete giunta da un uomo di mediana, quello segnato da Donsah in casa del Verona, un inseriment­o in area dalla trequarti destra dopo un'azione portata avanti da Masina sulla fascia opposta e con il giocatore abile a fiondarsi su una palla vagante dopo la respinta smorzata di un difensore dell'Hellas. Tutto qui. Dove ci si aspettereb­be, normalment­e, che la quota gol non appannaggi­o degli attaccanti fosse divisa in proporzion­i simili tra centrocamp­o e difesa, il Bologna fa eccezione: dai tre elementi interni di mediana, quello che sinora è mancato è il jolly da fuori, ad esempio, ma anche l'inseriment­o figlio della manovra, non estemporan­eo. Intendiamo­ci: con determinat­i sistemi di gioco, è normale che dalla mediana l'apporto di reti sia inferiore a quello dei difensori. Ma quando è così basso da apparire trascurabi­le, è segno che c'è da migliorare.

Quasi il 70% dei gol arriva dall’attacco, ma il salto di qualità arriva se anche i mediani segnano

Le sorprese tra i difensori sono Masina e Rossettini entrambi hanno realizzato 2 reti

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