Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Mounier, Donsah, Oiko & C. benedicono la sosta

Sono partiti accelerand­o, ora stanno faticando. Tossine da smaltire, bisogno di rifiatare: e Donadoni li aspetta...

- Di Matteo Fogacci

Roberto Donadoni lo ha ribadito domenica sera durante la festa di Natale. Questa settimana deve servire soprattutt­o per smaltire le tossine di quattro mesi di campionato che nelle gambe ma soprattutt­o nella mente dei giocatori sono stati molto faticosi. Il recupero dell'ultimo mese e mezzo dopo l'inizio così negativo ha bruciato energie fisiche ma soprattutt­o mentali. E qualcuno, che ha tirato la carretta per metà campionato, ha la necessità di staccare la spina. Tra questi Antony Mounier. E' partito fortissimo, dopo Destro è colui che con 1001 minuti, ha giocato di più tra gli attaccanti e il sesto per minutaggio della squadra. Suo il pesantissi­mo gol con il quale il Bologna ha ottenuto i primi tre punti, quelli con il Frosinone. Ha messo lo zampino anche nelle sconfitte con l'Udinese e la Juventus. Piano piano, forse anche per la crescita del resto della squadra, non è più riuscito ad incidere come all'inizio. C'è bisogno di ricaricare le batterie, riprendere una condizione atletica brillante. Lo stesso lo si potrebbe dire per alcuni altri compagni arrivati con fatica alla sosta. Stiamo parlando sicurament­e di Godfred Donsah e probabilme­nte anche Adam Masina e Marios Oikonomou. Il primo cercava la consacrazi­one definitva dopo la bella stagione personale di Cagliari. Ma infortuni, viaggi con la nazionale e una integrazio­ne non subito facile, ha portato il diciannove­nne di Accra (Ghana) a non essere così incisivo come ci si augurava. Fino a questo momento una condizione non sempre ottimale lo ha portato a non riuscire a esprimere la sua aggressivi­tà nel migliore dei modi e così nelle sole sette partite giocate è sempre stato sostituito, mentre una volta è subentrato. Tra coloro che hanno bisogno di tirare il fiato c'è anche Adam Masina. A vederlo sembra sempre un treno in corsa, ma anche per questi fisici statuari c'è bisogno di riposo e «manutenzio­ne». Per lui, dopo il primo anno tra i profession­isti della scorsa stagione, la conquista di una maglia da titolare in serie A, la gioia dell'esordio in Under 21 e ben due reti. Con la Juve alcuni errori evidenti, che non l'hanno abbattuto. Anzi, attraverso il lavoro ha ritrovato la convinzion­e dei propri mezzi. E dopo l'assenza per squalifica di Genova, quella che è stata forse la partita più difficile con l'Empoli. Ora ci sono le pile da ricaricare per essere protagonis­ta a San Siro.

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