Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Scarperia e le strade di papà Sarri
Sarri con Massimiliano Allegri, tecnico bianconero, prima di Napoli-Juve 2-1 Ho un forte legame con il mio passato».
Sembra così lontano agosto, quando è partito con il Napoli.
«Appartiene a questo 2015 nel quale va messo tutto, anche i momenti meno propizi. Ma è stato in quei giorni che è nata questa squadra, che abbiamo cominciato a plasmarla. Avevamo bisogno di conoscerci e l’abbiamo fatto: siamo venuti su bene».
Il calendario «Noi siamo gente di spettacolo e ci fermiamo proprio quando la gente ha più tempo...»
Fiducia «Io ne ho molta nei miei ragazzi, li stresso solamente in campo; e fuori nessuno sgarra»
Per arrivare sin dove? «Purtroppo l’anno solare non coincide mai con quello calcistico, però è chiaro che ognuno di noi chiede a se stesso il meglio».
Non lo dice.... «Guardi un po’ la classifica, rileggiamo quello che si diceva sei o sette partite fa, quando ad esempio la Juventus non aveva ancora collezionato tutti quei successi. Io sono concreto, realista e resto fedele a certe mie riflessioni. E comunque, spero proprio che sia bello pure questo 2016. Ovviamente». INVIATO A SCARPERIA - Sono strade per scalatori, perché la vita è una salita. E questo non cambia anche con la presenza, poco distante, del celebre autodromo, amatissimo da Valentino Rossi. Si va per tornanti, a queste latitudini agresti, si ondeggia tra la Toscana e l’Emilia Romagna che è appena un po’ più in là, s’avverte (a naso), oltre a quello delle castagne, il profumo della fatica, di chi per questi strappi s’è perso o s’è ritrovato. Scarperia, poc’oltre Firenze, cuore del Mugello, terra di maestri coltellinai: ci sono (ovviamente) ciclisti (Diego Rosa) e funamboli del biliardo (il campione del mondo, Matteo Gualemi), ci sono uomini che si spingono quotidianamente oltre (il paralimpionico Fabrizio Caselli) e Pippo Russo, giornalista e scrittore, poi c’è il calcio nella sua
Il Pipita e gli altri «Il suo abbraccio ha grande valore come con Insigne Siamo un gruppo in sintonia»
La “bestemmia” «Non mi sentirete mai dire scudetto Quello che voglio è un 2016 che sia ancora più bello...»
versione rosa, quella rappresentata da Patrizia Panico e nella edizione moderna, sostenuta da Maurizio Sarri. C’è la diciannovesima edizione del premio internazionale «Le Velo-l’Europa per lo sport», nel consueto splendido scenario della fattoria Il Palagio, e ne sono passati tanti in questo ventennio (circa) che accelera, sulla spinta di Riccardo Nencini, vice ministro alle Infrastrutture e dei trasporti, e nipote di chi nel ciclismo è stato un mito, come suo zio Gastone. «La giuria - pure stavolta - ha scelto uomini e donne di valore, ancor prima che atleti». La strada prosegue, mentre la osserva anche Amerigo Sarri: veniva su con Gastone Nencini e ora ha lasciato che lo faccia suo figlio Maurizio