Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Platini: Ricorrerò E’ tutto già scritto
Sapeva già come sarebbe andata a finire. Anche prima che il portavoce della Commissione etica, Andreas Bantel , subito dopo il no del Tas alla richiesta di revoca della sospensione di 90 giorni, si era lasciato andare ad un commento aberrante («Prevedo una squalifica per vari anni»). Per questo Michel Platini non era andato, la scorsa settimana, a deporre a Zurigo, lasciando ai proprio avvocati il compito di rappresentarlo. Per questo ieri le Roi non era «sorpreso, questa sentenza, che era già stata scritta prima dell’udienza del 18 dicembre, ne sono convinto. Smentisco tutte le accuse, ricorrerò al Tas e alla giustizia civile. Tutto questo è una messinscena orchestrata con l’unico scopo di eliminarmi dalla corsa alla presidenza della Fifa».
APPOGGIO. Al fianco di quello che è il suo presidente, sia pure squalificato, è scesa direttamente l’Uefa. Che ha «preso atto della decisione del Comitato etico. La Uefa è estremamente delusa per tale decisione, contro la quale sarà possibile effettuare un ricorso. Ancora una volta, la UEFA sostiene il diritto di Michel Platini a un giusto processo che gli permetta di chiarire la sua posizione». Da parte di Le Roi, apparentemente, nessun passo indietro, anche se è chiaro che ora - più che di una eventuale candidatura sia fondamentale riabilitare la propria credibilità e onorabilità. «Hanno voluto infangarmi con accuse che conosco bene e che oggi smentisco nella loro legittimità e credibilità. Questo verdetto è una copertura patetica della volontà di eliminarmi dal mondo del calcio. Insieme al ricordo al Tas sono determinato a fare appello, al momento opportuno, anche alla giustizia civile per chiarire i pregiudizi che ho dovuto subire in queste settimane. Andrò fino in fondo a questa vicenda. Ho sempre avuto, nella vita prima ancora che nel mio mandato, un comportamento irreprensibile. Sono in pace con la mia coscienza».