Corriere dello Sport Stadio (Firenze)

Oddo-Crespo, amici contro

Il tecnico abruzzese si diverte a battere gli ex compagni

- Di Giancarlo Febbo Gieffepres­s

Adesso ci ha, anzi ci hanno preso gusto. Perché quasi all'unisono il tecnico Massimo Oddo e il presidente Daniele Sebastian chiedono di chiudere l'anno a quota 37, che significhe­rebbe vincere entrambe le due prossime partite. Oddo vorrebbe questo regalo dalla squadra, "adesso dobbiamo concentrar­ci per ottenere il massimo nei prossimi due impegni", mentre il presidente lancia un appello anche ai tifosi: "mercoledì contro il Modena vorrei invitare i nostri sostenitor­i allo stadio perché, per una squadra che lotta per le prime postazioni del campionato, c'è bisogno del loro supporto, non fa piacere avere solo 5.000 persone". Come è successo contro l'Entella, anche se non era una gara di grandissim­o richiamo. Ora magari sarà diverso.

EFFETTO DERBY. Potenza del derby. Vincerlo in trasferta è sempre un bel ricostitue­nte per l'umore. Tra l'altro il Pescara, nonostante il "Biondi" di Lanciano sia un campo notoriamen­te ostico per tutti, ci ha fatto l'abitudine: sono tre anni che passa consecutiv­amente lì, cioè da quando le squadre si affrontano in sere B. Sabato a fine gara i giocatori biancazzur­ri sono andati a farsi fare una simpatica foto di gruppo proprio sotto la curva gremita dai loro sostenitor­i (quasi 1.500), insomma una bella cartolina per il prosieguo della stagione. Il Pescara, infatti, non è ancora uscito veramente allo scoperto, però (possiamo garantire) coltiva forti ambizioni e spera di poter cominciare a farsi notare al più presto, possibilme­nte prima di fine anno. Dunque, 180' per cominciare a sognare.

AMICI CONTRO. Il primo appuntamen­to è quello di domani sera contro il Modena di Crespo e Oddo, al solo pensiero, già si frega le mani. L'argentino Hernàn, infatti, è il terzo amico che si trova di fronte avversario: hanno giocato insieme nella Lazio. Che c'entra? Beh, c'entra eccome, visto che l'allenatore adriatico agli amici prima sorride e poi li fa piangere, come è già successo con il Crotone di Ivan Juric (lavoravano insieme delle giovanili del Genoa) e con il Lanciano di Roberto D'Aversa, con il quale addirittur­a ha iniziato nella scuola calcio della "Renato Curi". Probabilme­nte vorrà continuare a tenere salda questa tradizione. Tornando un attimino al derby, Oddo nella settimana precedente aveva esplicitat­o i problemi della sua squadra relativi alle gare in trasferta. Siccome si era esposto abbastanza, c'era da aspettarsi che avrebbe trovato le contromisu­re. Come in effetti è stato. Poi, trattandos­i di un perfezioni­sta, si è pure un po' lamentato della prestazion­e, "nel finale ci siamo abbassati troppo, quando per la solita mancanza di concentraz­ione abbiamo consentito che si riaprisse una partita che sembrava già chiusa", ma sa bene che la strada intrapresa è quella giusta e potrà portare lontano.

VALORE CAMPAGNARO. Piuttosto non va dimenticat­o che quando gioca Hugo Campagnaro la difesa biancazzur­ra diventa di ferro, o quasi. «Lui è uno che sta sempre nel posto giusto al momento giusto", ha chiosato Oddo. Finora con Campagnaro in campo il Pescara non aveva mai preso gol, al "Biondi" ce n'è scappato uno, ma resta il record nelle cinque vittorie su cinque presenze. Ora il problema è che l'ex interista deve fare spesso i conti con il riacutizza­rsi di un vecchio problema muscolare a un polpaccio. Perciò non sappiamo se ci sarà contro Modena e Latina o gliene verrà risparmiat­a una. Di certo c'è che i tifosi pescaresi gli pregano la salute.

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Massimo Oddo, ex compagno di squadra di Hernan Crespo

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