Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
La Lega Pro oggi sceglie il presidente
Anche nella ripresa avete mostrato forza e volontà nonostante la nebbia?
«Avremo Schiavon che si allena con noi da dopo l'infortunio di Gentile. Farà crescere in modo notevole il centrocampo e la squadra. Poi c'è il recupero di Gentile che a metà gennaio sarà pronto a tornare aumentando i livelli di forza e di esperienza. In questo momento sono particolarmente contento e non mi aspetto altro, ma dovremo ragionare perché abbiamo un'opportunità grossa in questa stagione. Se ci fosse l'occasione, credo che la società non se la farà sfuggire».
La vostra partita più bella? «Ce ne sono state, come l'ultima con il Teramo. Comunque, le cinque vittorie iniziali ci hanno fatto capire quale cammino si poteva intraprendere». I Grandi Elettori di Lega Pro pronti a scendere in campo e nominare il loro presidente. Ai blocchi qualche alleanza solida e palese, delle posizioni ballerine, nonché i classici amici così fedeli da cambiare schieramento anche all’ultimo istante. Situazione magmatica.
TRE NOMI. Gabriele Gravina, Paolo Marcheschi e Raffaele Pagnozzi hanno fatto la loro “campagna elettorale” e adesso aspettano la messe dei voti che usciranno dall’urna. Fare previsioni sarebbe come conteggiare le foglie sugli alberi in questa stagione. Basta uno stormire e lo scenario muta.
I grandi elettori in questione sono cinquantaquattro, pari alle società presenti nella categoria in questa stagione. Un mondo variegato. I tre personaggi sopra citati non hanno bisogno di presentazioni. Tanto più che Gravina e Pagnozzi sono nel mondo dello sport e del calcio da oltre un trentennio. Gravina è consigliere Figc, Pagnozzi è l’ex segretario generale del Coni mentre Marcheschi è subcommissario uscente della Lega Pro nonché consigliere della regione Toscana e in questa speciale elezione gioca da outsider.
SI PARTE CON IL BILANCIO. Giornata lunga alla Lega Pro a Firenze. Si comincia in mattinata con l’approvazione del bilancio 2014-2015 spettante alle società in organico nella scorsa stagione. Nel pomeriggio alle 14.30 l’assemblea elettiva con le società della stagione in corso. L’attuale commissario Tommaso Miele con il mandato in scadenza il 31 dicembre, presenzierà i lavori. C’è da eleggere non solo il presidente della Lega Pro, ma anche due vicepresidenti e otto consiglieri. Prima votazione con maggioranza della metà più uno. Poi, in caso di non raggiungimento del quorum, votazione a maggioranza semplice.
«Alla ripresa avremo Schiavon e a metà gennaio Gentile tornerà a disposizione»
IL DOPO MACALLI. È la prima elezione dopo diciotto anni di “regno” Macalli, spesso rieletto con maggioranze bulgare. Quasi quattro lustri nei quali c’è stato anche il cambio di denominazione da Serie C a Lega Pro, una scelta semantica che ancora non è entrata del tutto nell’immaginario collettivo per più motivi. Da ricordare anche il cambio di sede con l’acquisizione del prestigioso stabile in Via Jacopo da Diacceto, nel cuore di Firenze, costata circa una dozzina milioni di euro e vissuta anche con l’incubo di un avviso di sfratto per una diatriba giudiziaria.
E l’uomo che ha gestito per quasi venti anni la Lega Pro, Mario Macalli, sull’elezione odierna dice: «Vinca il migliore... Auguro alla Lega Pro di essere e di vivere come è stata prima dell’attuale commissariamento».