Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Capirossi addio a cronache Sky Torna in giuria
«Secondo me Rossi andava giudicato solo sull'intenzionalità di portare fuori traiettoria Marquez. Il calcio, a cui non credo, è assolutamente ininfluente. Peraltro in moto i due piloti si trovavano ad altezze diverse, Marquez aveva le spalle all'altezza della gamba di Rossi. Probabilmente la penalizzazione giusta sarebbe stata un ride through. Oppure avrebbero potuto aggiungere il tempo medio di un passaggio nei box al tempo finale. L'intenzionalità del gesto di Rossi è stata evidente, e il risultato, la caduta di Marquez, non ha modificato questa situazione».
Rossi peraltro ha ammesso l'intenzionalità del gesto. Questo avrebbe evitato le polemiche di Valencia.
«Portare un pilota fuori traiettoria è una cosa che non va fatta. C'è anche però l'intenzionalità di Marquez di rallentare Rossi... Comunque All'inizio di febbraio, probabilmente a Sepang, FIM e Dorna cercheranno di definire la nuova composizione della Direzione di Gara. Molto probabilmente tornerà a farne parte Loris Capirossi, che ha già comunicato a Sky di non poter continuare nel ruolo di commentatore tecnico al fianco di Guido Meda. L'ex pilota potrà mantenere un ruolo come commentatore, o opinionista, ma non in cabina durante i GP. Il popolare giornalista televisivo, quand'era a Italia1 ha commentato la Superbike al fianco di Max Biaggi, ma nessuna decisione è stata ancora presa da Sky. (p.s. / b.o.) non si fanno così tanti sorpassi a quel punto della gara. Solitamente chi va più veloce fa due, tre sorpassi e poi va via. Avrei giudicato tenendo conto solo di quello. Magari a fine gara visto che comunque Marquez era caduto».
Una doppia punizione avrebbe messo a tacere ogni polemica. Per non parlare del fatto che due dei tre membri della Direzione di Gara di Sepang dopo hanno confessato che anche Marquez era colpevole, ma non punibile.
«Ma questo è sbagliatissimo. Un giudice si deve attenere alle decisioni prese, senza commentarle con la stampa. Per questo motivo il fatto che in F.1 siamo in quattro non mette a rischio la decisione. Non esiste la parità. Se sono sicuro che un pilota ha sbagliato, devo essere bravo a convincere i colleghi di quanto asserisco».