Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Ira Berlusconi «Tante spese ma non vinco»
«Ho investito 150 milioni e sono molto arrabbiato»
Natale sereno sì, ma solo fino ad un certo punto. Mihajlovic, infatti, mangerà il panettone da allenatore del Milan. Ma i successi con Sampdoria e Frosinone, pur avendo fatto chiudere l’anno nel modo migliore, non hanno restituito il sorriso a Berlusconi, che anzi continua a essere deluso e arrabbiato per il rendimento del Diavolo.
Natale sereno sì, ma solo fino ad un certo punto. Mihajlovic, infatti, mangerà il panettone da allenatore del Milan. Ma i successi con Sampdoria e Frosinone, pur avendo fatto chiudere l’anno nel modo migliore, non hanno restituito il sorriso a Berlusconi, che anzi continua a essere deluso e arrabbiato per il rendimento del Diavolo. Soprattutto, il patron rossonero, non vede molti margini per una svolta. Lo ha fatto intendere a margine di un incontro con alcuni praticanti di Forza Italia, avvenuto grazie alla presenza di un rappresentante del sito ilveromilanista.it. «Io sono sempre innamorato, pensi lei che quest’anno ho speso 150 milioni», è stata la risposta del patron rossonero, nel momento in cui gli è stato chiesto se sarebbe nuovamente sceso in campo per il Milan. Nulla di nuovo, insomma. Poi, però, davanti alla domanda sui tempi necessari per tornare ai successi, la sua insoddisfazione è diventata palese. «Non so quando torneremo a vincere», ha affermato, accompagnando le parole con un gesto per far capire come per quest’anno non sia il caso di aspettarsi nulla, alla luce dell’andamento della squadra. Inoltre, per rafforzare il concetto, anche Berlusconi ha rivolto una domanda al suo interlocutore: «Non sarebbe incazzato anche lei al mio posto?». non mette più piede in campo dallo 0-4 con il Napoli dello scorso 4 ottobre.
NULLA È CAMBIATO. Al di là di giudizi e valutazioni sui singoli, ciò che conta di più però resta l’umore di Berlusconi, ancora cupo. Evidentemente, dal suo punto di vista, nulla è cambiato rispetto al pareggio interno con il Verona, quando fece sapere di essere deluso dal Milan e da Mihajlovic, sottolineando come la squadra gli apparisse «poco affiatata». Il campo, per la verità, ha fatto intendere che il gruppo continua a credere nel lavoro dell’allenatore, ma è chiaro che ci voglia qualcosa di più degli abbracci in panchina dopo un gol o dopo il 90'. Berlusconi vuole un gennaio da vero Milan. Solo in questo modo potrà tornare ad alimentare la speranza per nuove vittorie.