Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
SOUSA Un anno in più alla Fiorentina
Il club esercita l’opzione e blinda il tecnico fino al 2018, nella speranza che serva a evitare problemi in futuro
Non c'è mai pace per i tecnici viola, specialmente per quelli bravi che... sono tanti, se non tutti. Così in queste ore i manager dei fratelli Della Valle, che fin qui hanno sempre saputo far rispettare i propri contratti (con giocatori e tecnici), per non trovarsi davanti a spiacevoli novità si avvarranno dell'opzione prevista dal contratto di Paulo Sousa, andando oltre alla stagione 201617, ovvero arriveranno fino al 2018. Basterà ad evitare problemi? Vedremo strada facendo.
Sosta di campionato, Fiorentina seconda nell'anno solare, giocatori viola come diamanti che tanti club hanno messo nel mirino, tutto secondo tradizione, con una certezza in più: Paulo Sousa. La verità è che i Della Valle e, comunque, i loro collaboratori con gli allenatori ci hanno «azzeccato» anche più che con i giocatori.
I PRECEDENTI. Ricordate le battaglie per Cesare Prandelli? La Juve che faceva inferocire Diego? Successe di tutto, pure che il numero uno societario, appunto Diego, alla fine si ritirasse in un Aventino che di fatto, anche per la vicenda Calciopoli, non ha più lasciato. Poi Cesare fu chiamato a fare il ct azzurro e le tensioni si stemperarono. E il caso-Mihajlovic? Nonostante il primo anno discreto ma non troppo, Sinisa venne chiamato da Moratti all'Inter. Correttamente chiese l'autorizzazione alla Fiorentina. Autorizzata. Tutto fatto? Sì, salvo poi un'inversione a «u» dei nerazzurri e il tecnico serbo restò in viola. Anno meno positivo, rottura, licenziamento, e arrivò Rossi. Caos per il pugno a Ljajic e nuovo addio. Cambio stile «rottamazione» con l'arrivo di Vincenzino Montella. Altro «grande amore», poi... spesso succede così a Firenze, dopo i festeggiamenti si passa ai licenziamenti. Fiorentina capace di bruciare il Napoli per il quarto posto, Europa League senza intoppi ma ancora un divorzio, questo per altro affatto lieve. Pure Vincenzo, come Prandelli e Mihajlovic, aveva ammiratori e proposte. Ma anche una clausola rescissoria pesante. Comunque poi Ferrero (lui o il tecnico o attraverso una donazione filantropica) ha trovato la strada giusta e Montella si è liberato potendo così andare ad allenare la Sampdoria. Intanto i Della Valle hanno scelto e centrato il nuovo allenatore: Paulo Sousa.
SCATTA L'OPZIONE. Il portoghese pareva essere un ripiego. Giovane con alle spalle successi ma in piazze calcisticamente un po' decentrate. Con un passato alla Juve come minuscola aggravante. Invece lui si è preso (come avevano fatto sicuramente Prandelli e Montella) Firenze sotto braccio. E ora che i viola stanno volando? Ora che a detta di tanti se non di tutti la squadra viola risulta anche uno dei migliori spettacoli calcistici, come finirà? Contratto alla mano Sousa ha un impegno inferiore per anni a quelli che avevano progressivamente firmato sia Prandelli che Montella. Infatti il portoghese è legato ai viola ancora per un solo anno, il prossimo. Però in queste ore pare proprio che il direttore generale Rogg «accenderà» l'opzione che era stata inserita nel contratto stesso, ovvero un anno aggiuntivo. Basterà a difendere il tecnico portoghese?
SUSSURRI E GRIDA. E’ obbligatorio registrare i sussurri viola, ovvero che Sousa se dovesse confermarsi anche nel girone di ritorno cercherebbe di trovare una strada diversa, anzi... un’autostrada. Chi sussurra fa riferimento ad alcune dichiarazioni dello stesso Sousa che ha detto senza mezzi termini di voler, entro cinque anni, vincere la Champions League. Immensa ambizione, comprensibile per un tecnico che crede in se stesso e nel proprio lavoro. Uno, Paulo, che gioca o allena solo per vincere. Concetti che sta trasferendo anche alla sua squadra. I sussurranti allora si chiedono: ma si può vincere la Champions allenando la Fiorentina? Statisticamente no, ma è anche vero che sono anni che la squadra viola anche in Europa, seppur per la Coppa inferiore, sta facendo la «sua» figura. Per la verità lo stesso Sousa ha spiegato che prima vorrebbe vincere qualcosa a Firenze che, peraltro, sarebbe carburante per arrivare prima alla meta. Solo parole avventate? Mal interpretate? Tutto è possibile, intanto però a Firenze se ne parla. Perché la squadra gioca bene, molto bene, perché vince e sta lassù in classifica. E poi perché è oramai tradizione: con i bravi tecnici viola prima o poi scatta qualcosa e... Per adesso comunque tutto tranquillo, però per non alimentare tensioni meglio far felice il portoghese prendendogli dei rinforzi al mercato di gennaio e far scattare l’opzione. Un anno in più è già qualcosa.
Il portoghese non ci ha messo molto a conquistare una piazza diffidente
Ma ha anche detto di voler vincere la Champions League entro cinque anni