Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Soleri, Ponce, Sanabria Ecco l’ingorgo del gol
Sabatini ha rastrellato i centravanti del futuro Reti pesanti tra Primavera e Liga spagnola
La febbre del gol nelle sue varie manifestazioni. Chi ne realizza pochi, chi anche più del necessario, e non è certo questione di propensione genetica. E’ questione di momenti e di scelte strategiche. La Roma ha preso Edin Dzeko eppure per rivedere le stelle deve andare a prendere una guida in Primavera.
Dove può pescare, anche bene, anche senza guardare. Meglio guardare in realtà, perché non è detto che il primo attaccante buttato in Serie A strapazzi la porta. Sadiq Umar c’è riuscito perché ha talento, ha fisico e ha appetito. E perché anche nella squadra dei ragazzi non avrebbe spazio vitale se non combattesse per l’ossigeno.
Sadiq ha segnato 8 gol solo nel campionato Primavera e 4 in Youth League. Ma la Roma lì davanti può fare e disfare e giocare alle tre carte e talvolta usarne due alla volta con risultati devastanti. Edoardo Soleri è un altro diciottenne più alto di Dzeko, centrocampista condotto a forza nelle zone avanzate del campo dato che lui si divertiva di più indietro, dove scorre il gioco e vivono i mediani. Nel campionato italiano giovanile ha 4 gol e 2 in Youth League e più di Sadiq ha una presenza in Champions League, nella serata talmente balorda di Borisov che il ragazzo è andato a tanto così dalla rete del pari.
Ezequiel Ponce è d’altro stampo, uno nato con la scienza infusa, centravanti ourissimo ma di specie diversa, alto 1,78 e duro a piegarsi, un figlio calcistico di Tevez. In Youth League ha segnato 3 volte e in Primavera zero perché l’allenatore Rudi Garcia lo ha chiamato regolarmente in prima squadra. Poi ha fatto giocare Sadiq. Se proprio non c’è nessuno entra e infila 4 reti Marco Tumminello, che ha 17 anni e può aspettare.
Poco lontano la Roma ha appoggiato Antonio Sanabria, che ha un anno più di tutti gli altri e in Italia non ha mai acceso fantasie. Mentre allo Sporting Gijòn ha giocato 9 partite di Liga e segnato 5 gol. Una volta 2, una volta 3. Di tanto in tanto si blocca per colpa dei muscoli, questo è il guaio. Ma la Roma non ha fretta di vederlo crescere. Non ha senso trasformare l’area di rigore in una scatola di sardine.