Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Ancelotti: Bayern, sempre al top
Prime parole dopo l’annuncio per il 2016-17: ha blindato Lewandowski
Una controrivoluzione nel metodo per assicurare la continuità del successo. Questo, in sintesi, il progetto di Carlo Ancellotti alla guida del Bayern. «E' una grande società e il mio obiettivo è di tenerla competitiva in Germania e in Europa», promette il tecnico italiano nella prima esternazione dopo l'annuncio che a luglio sarà il successore di Pep Guardiola. Positive le reazioni in Germania. Anzitutto, per lo stile democratico e familiare del personaggio, dopo un triennio di assolutismo catalano. Ancellotti, per la Bild, «non è un rivoluzionario fanatico della tattica come Guardiola, ma è capace di ricavare il meglio dalle risorse disponibili». Intanto, però, avrebbe già posto il veto alla cessione di Lewandowski, corteggiatissimo da Real Madrid, Manchester United e Psg. Il club inglese avrebbe preparato un'offerta "indecente" di 70 milioni. Il più importante giornale tedesco vede nel futuro dei Campioni di Germania con Ancellotti «meno possesso palla, ma sempre pastasciutta». In altre parole, meno teoria e maggiore pragmatismo. Con Guardiola, il Bayern ha in Champions un possesso medio del 64%. Il Real Madrid di Ancellotti, vincitore della Decima dopo avere eliminato le "Pep-Truppen", aveva una media del 50%.
ENTUSIASMO. «Mi incuriosisce l'atmosfera che incontrerò sui campi tedeschi - racconta il tecnico di Reggiolo che sta già imparando il tedesco - Mi sembra che con gli stadi sempre pieni si crei intorno al calcio una bella atmosfera». Con lui, 18 anni dopo Trapattoni, tornerà in Bundesliga la tradizione italiana: «Penso che la scuola italiana sia molto buona. La Serie A ti regala un'esperienza diversa da qualsiasi altro torneo. C'è una varietà tattica tale che uno può crescere sotto ogni punto di vista».
Si dichiara fedele all'originale: «Non penso che il mio carattere sia cambiato rispetto a quando ho iniziato. Sono sempre lo stesso. Le mie ultime esperienze mi hanno portato più conoscenze, però in fondo il lavoro è sempre lo stesso». Mostra comprensione per Mourinho («Ha pagato che la squadra non fosse partita come l'anno prima, quando avevano una voglia tremenda di fare bene dopo un anno negativo») e non lo preoccupa il folclore monacense con la visita in pantaloni di cuoio all'Oktoberfest: «Sono sinceramente contento di scoprire un nuovo paese ricco di stimoli».