Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Papu Gomez-Danny obiettivi Fiorentina
Pepito Rossi verso l’addio. I viola sondano il mercato: 6 milioni per l’argentino. Piace anche il portoghese
Ma dove andrà Pepito se davvero lascerà i viola? Italia, Inghilterra, Spagna, hanno detto dall’entourage del giocatore. In Italia da Bologna si smentisce, idem da Empoli, silenzio da Torino sponda granata. In corsa ci sarebbero le due genovesi. Ma è all’estero che i sussurri si fanno più forti. Sponda Betis dove c’è l’amico del giocatore Macia, ma anche il Villarreal e il Siviglia. Oppure il Levante di Victor Camarasa, 21 anni centrocampista che piace ai viola.
Pepito vuole l’Europeo, anche per questo è pronto ad andare, in prestito, altrove. Lasciare la Fiorentina in questa seconda parte del campionato, nonostante la squadra stia vivendo un momento magico, impegnata ai vertici della classifica e in Europa, dove fra poco affronterà il Tottenham. Giuseppe Rossi vuole l’Europeo, quasi come compensazione al Mondiale che aveva solo sognato, ma per sperare di avere una chances «deve» assulutamente giocare. In viola gli spazi sono compressi, Sousa è stato tanto chiaro da apparire quasi «implacabile»: conta prima la squadra e solo dopo viene in singolo. Da quel momento Rossi ha capito che sarebbe stata durissima. E poi ci sono anche i riscontri sul campo (rari ma per il momento evidenti), Giuseppe non è ancora tornato Pepito. La decisione è stata quindi presa: via, in prestito, per trovare un club che ne abbia bisogno e che non gli centellini lo spazio. Si era capito subito, Giuseppe è per certi aspetti «trasparente». Il disagio, il malessere per il campo che restava lontano. Poi il chiarimento con la società, in primis con il presidente Andrea Della Valle. Vorrei andare a giocare, voglio provare a convincere il ct. E Della Valle gli ha risposto di sì. Certo ci sono condizioni che devono essere rispettate. Rossi resta un patrimonio aziendale: quindi via ma a un club che lo utilizzi e che...paghi il suo stipendio. Preferibilmente in un campionato che non sia quello italiano. E, prima di tutto, la Fiorentina darà il suo benestare solo dopo che a Paulo Sousa sarà stato trovato un sostituto, un giocatore che possa aiutarlo nella battaglia finale per vetta del campionato, zona Champions e per la fase finale dell’Europa League. Quindi adesso toccherà a Rogg e Pradè trovare l’uomo giusto e poi la società reputata idonea ad «ospitare» il Fenomeno.
LA CONFERMA. La conferma che il «dado era tratto» è venuta in questi giorni dagli stessi fratelli Pastorello e ieri è stato Federico che intervistato a Radio 24 ha confermato quello che in realtà non era più un segreto: «Sì, Giuseppe vorrebbe andare a giocare, il campo gli manca. E sono molti i club che sono interessati, di squadre italiane, spagnole e inglesi. Cercheremo tutti insieme quella che reputeremo la soluzione migliore». Ovviamente per entrambi, per il giocatore che «freme» e per il club. Non si tratta certo di una soluzione semplice, anche perchè il Della Valle non sarebbero intenzionati a dare all’eventuale club interessato nessuna opzione per gli anni a venire. Magari potrebbero partecipare al pagamento, parziale, dell’ingaggio del giocatore ma solo a condizione che il cartellino resti assolutamente nelle mani del club viola. E, ricordiamo, solo dopo che sarà stato trovato l’uomo adatto a sostituire da qui a fine anno Pepito. Un attaccante pronto subito alle esigenze di Sousa, sapendo che sulla carta dovrà comunque partire dalla panchina avendo lo spazio chiuso sicuramente da Kalinic e in parte dallo stesso Babacar.
«IL CALCIO E’ ALLEGRIA». Una trattativa complicata e delicata. Intanto Giuseppe Rossi come in identiche circostanze è volato a New York dove trascorrerà le vacanze di Natale e ha partecipato al «Pepito’s Cup», torneo organizzato dal suo Fan Club americano «È andata alla grande. Ci siamo divertiti tutti, era la cosa più importante. È stato bello vedere tutti questa gente che è venuta a vederci giocare. Il calcio per me è allegria. Ogni volta che vedo il pallone, o scendo in campo, ho il sorriso. Ho sempre voglia di giocare, divertirmi e vincere. Sotto l’albero di Natale? Sono fortunato, ho tante cose intorno a me. L’importante è passare il Natale in famiglia ed è quello che farò in questi giorni».
Decisione presa: già raggiunto l’accordo col club, la pista estera è la più accreditata