Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Milan, per Mihajlovic sarà un mese decisivo
Tante sfide da brividi, poi il punto
Non c’è pace per Sinisa Mihajlovic. Che nel mese di gennaio dovrà affrontare ben 7 partite (5 in campionato, di cui 2 di sera) nel breve volgere di 24 giorni che saranno più che mai sotto la lente di ingrandimento dell’esigentissimo Silvio Berlusconi che non ha attenuato la sua diffidenza.
Non c’è pace per Sinisa Mihajlovic. Che nel mese di gennaio dovrà affrontare ben 7 partite (5 in campionato, di cui 2 di sera) nel breve volgere di 24 giorni che saranno più che mai sotto la lente di ingrandimento dell’esigentissimo Silvio Berlusconi. Il quale non ha certamente attenuato la sua diffidenza nei confronti del tecnico serbo nemmeno alla luce dei recenti successi contro Sampdoria (in Coppa Italia) e Frosinone. Sette partite, dunque, che saranno fondamentali per il destino dell’ex-Inter che, fra l’altro, dovrà convincere il suo presidente a investire cifre importanti nel mercato di gennaio.
SCONTRI DIRETTI. Fra l’altro Mihajlovic inizierà, dopo aver concluso quello di andata contro Bologna (6 gennaio) e Roma (3 giorni dopo in trasferta), il girone di ritorno che gli riserverà due importanti rivincite da collezionare in altrettanti scontri diretti. Fiorentina (2-0 al Franchi) e Inter (1-0 con i nerazzurri ospitanti) hanno subito messo in crisi, fin dall’inizio del campionato, i rossoneri per quanto riguarda le sfide contro le prime della classe. Per rendere meno deficitario il girone d’andata, il Milan dovrebbe battere all’Olimpico la Roma nell’utima partita prima del giro di boa. Come prima accennato Bologna (6 gennaio a San Siro) e la trasferta di Empoli (sabato 23) completeranno un calendario decisamente impegnativo che, come detto, potrebbe condizionare in maniera determinante le scelte mercantili e l’impegno economico dello stesso Silvio Berlusconi.
RIVINCITA. Fra l’altro Mihajlovic proprio negli scontri diretti avrebbe individuato le partite fondamentali per riprendere quota in classifica nel girone di ritorno. Finora (all’appello, come detto, manca solo la Roma) il Milano ha battuto solo la Lazio (1° novembre, 3-1) all’Olimpico mentre ha sempre perso contro Fiorentina (0-2), Inter (0-1), Napoli (0-4), Juventus (0-1). Almeno nel mese di gennaio i rossoneri non potranno sfruttare il vantaggio (fino a questo momento poco redditizio per il Milan) di potersi concentrare solo sul campionato a differenza delle dirette rivali (Inter esclusa) impegnata nelle Coppe europee.
COPPA ITALIA. Il 13 gennaio Mihajlovic non dovrà sbagliare l’appuntamento con la Coppa italia che riserva il quarto di finale (gara unica) a San Siro contro il Carpi. In caso di superamento del turno martedì 26 è in programma la semifinale d’andata contro la vincente di Spezia-Alessandria. La Coppa nazionale, quindi, sembra abbordabile, almeno per quanto riguarda l’approdo alla finale anche se poi bisognerà fare i conti, nell’epilogo all’Olimpico di Roma, contro la superstite degli scontri incrociati che vedranno protagonisti Inter, Napoli, Juventus e Lazio.
RINFORZI. In attesa di capire se e come Casa Milan interverrà sul mercato, Mihajlovic dovrebbe riuscire a recuperare due pedine fondamentali per il suo attacco del calibro di Menez e Balotelli. Si tratta di elementi che, in pratica, il tecnico serbo non ha mai potuto avere a sua disposizione nel girone d’andata. Il francese ha dovuto recuperare la migliore condizione fisica dopo il grave problema (ernia) alla schiena. In pratica non ha mai disputato una sola gara ufficiale in questa stagione. Balotelli ha collezionato solo 4 presenze con un gol (nel 3-2 di Udine) ma, in pratica, l’ex-Inter è fermo dal 27 settembre (Genoa-Milan 1-0). Inoltre ci sarà il nuovo arrivato Boateng a rendere ancora più complessi la scelta del modulo (4-4-2 o 4-3-1-2?) di gioco e l’affollamento nel reparto d’attacco. Dove ci sarà solo l’imbarazzo della scelta.
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