Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
Witsel ok, ma serve la Champions
Il belga costa molto, Berlusconi disposto a spendere solo se andrà in coppa
Il mercato di gennaio sarà sicuramente condizionato dall’umore del presidente Silvio Berlusconi. Che, come è noto, nonostante la recente doppia vittoria contro Sampdoria (Coppa Italia) e Frosinone non sembra aver riacquistato la completa serenità nei confronti di Sinisa Mihajlovic. Il consueto e inquietante ritornello sull’importante investimento (150 milioni di euro) affrontato dal presidente negli ultimi due anni, non rappresenta certamente un innesco incoraggiante per un mercato (in entrata) di grande qualità. Ufficializzato (il 4 gennaio) l’ingaggio di Prince Boateng, il vero obiettivo è rappresentato da Witsel, ma il centrocampista belga ha un costo (35-40 milioni) improponibile. A meno che il Milan non si riaffacci prepotentemente, entro gennaio, a ridosso della zona Champions League giustificando così una spesa ingente.
BIG OUT. Dovendo contenere un altro disavanzo importante per quanto riguarda il bilancio, è probabile che Casa Milan in gennaio operi dismissioni eccellenti, soprattutto per quanto riguarda quei giocatori che sono gravati da ingaggi di un certo spessore. Infatti le aste per cedere Diego Lopez, De Jong e Honda (tutti ingaggiati dal Milan a parametro zero) permetterebbero al club rossonero di incassare dei discreti indennizzi risparmiando anche cifre considerevoli sugli ingaggi di conttratti pluriennali. Sulla lista dei probabili partenti potrebbero esserci anche i nomi di uno fra Mexes o Zapata e di Josè Mauri. Lo stesso Cerci, per il quale Berlusconi non nutre una particolare stima, potrebbe essere dismesso anche prima della naturale scadenza del prestito (30 giugno) a patto che il Milan riesca a convincere l’Atletico Madrid a gestire direttamente l’operazione per individuare una nuova destinazione.