Corriere dello Sport Stadio (Firenze)
HONDA JAZZ Piccola ma spaziosa
La citycar stupisce: seduta alta, consumi contenuti, tanta sicurezza
Il mondo dell’auto, parafrasando Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, è un gioco di centimetri. E alle citycar, oggigiorno, si chiede non solo di essere pratiche, ma di avere anche carattere, tanta tecnologia e spazio a sufficienza per affrontare i week end di shopping e la prova delle vacanze estive.
Abbiamo provato la terza generazione di compatta Honda in versione top di gamma Elegance Navi Adas con motore benzina 1.3 da 102 cv abbinato al cambio automatico CVT, in vendita dallo scorso settembre con prezzi da 17.700 euro, 3.000 in più della entry level. Ebbene, soddisfa tutti i requisiti di cui sopra, grazie a qualche trucco molto ben congegnato. Esteticamente di carattere, nasconde un abitacolo dai volumi inaspettati grazie ai Magic Seats già collaudati sulla CR-V: posizionando il serbatoio della benzina sotto ai sedili anteriori si libera molto spazio per rendere la vita piacevole ai passeggeri e per il bagagliaio, che è di ben 354 litri, pronti a diventare 1314 abbattendo i sedili posteriori.
GUIDARIALZATA. A bordo c’è tutto, compreso il touchscreen 7 pollici con navigatore, la telecamera posteriore, i sedili riscaldati e il volante multifunzione. Manca qualche dettaglio premium che possa renderla accattivante anche per gli automobilisti (soprattutto le automobiliste) fashion victim.
Partiamo: la posizione di guida rialzata offre una visibilità ottimale ma costringe a tenere le ginocchia un po’ piegate e in ottica “lunghe trasferte” potrebbe risultare scomoda. La seduta è comunque confortevole e i sedili sostengono bene. Il motore è silenzioso ai bassi regimi ma abbinato al cambio automatico (leggermente lento a scalare), costringe spesso ad affondi per ottenere brio: ci si inizia a divertire dai 3.500 giri, anche grazie a uno sterzo diretto e all’assetto piuttosto rigido che comunque sopporta bene le asperità delle strade romane. Inutile chiedere troppo a un’auto non nata per correre ma che spremuta a fondo può garantire un dignitoso scatto da 0 a 100 in 11”4 e una velocità massima Seat ha sviluppato ParkFinder, un’app per smartphone che indirizza gli automobilisti verso i parcheggi liberi disponibili lungo le strade di Barcellona. Per ottenere l’informazione basta inserire la zona in cui si è diretti o, una volta arrivati nella zona di destinazione, chiedere all’applicazione dove parcheggiare.
di 190 orari.
SICUREZZA 5 STELLE. Nota positiva, i consumi: Honda dichiara 20 km con un litro di benzina nel ciclo misto. In città, con una guida tutt’altro che sobria si percorrono, a quanto segnala il computer di bordo, 12,5 km con un litro: non è affatto male. Da segnalare, infine, la dotazione di sicurezza del pacchetto ADAS, meritevole delle 5 stelle ai crash test Euro Ncap e degna di una premium: allarme collisione frontale, riconoscimento segnali stradali, cruise control intelligente, allarme di superamento involontario della corsia e sei airbag. In conclusione la nuova Honda Jazz è una scelta intelligente, soprattutto per chi ha bisogno di un’auto versatile, sicura, poco dispendiosa e adatta ad affrontare ogni sfida quotidiana. L’Honda Africa Twin Travel Edition costerà 2.750 euro in più rispetto alle versioni standard e vanterà manopole riscaldabili, parabrezza alto, presa 12 volt, tre valigie rigide, schienalino per il passeggero ma anche cavalletto centrale, tubolari proteggi-carena e luci fendinebbia a led. Prezzi a partire da 15.650 euro per la ABS monocolore. Modello: Honda Jazz Motore: benzina 1.3 Cilindrata: 1.318 cc Potenza: 102 cv a 6.000 giri/min Coppia max: 123 Nm
a 5.000 giri/min Cambio: CVT automatico, 7 rapporti Velocità massima: 190 km/h Accelerazione 0-100 km/h: in 11”4 Consumo medio: 5,1 litri/100 km Emissioni CO2: 120 g/km Dimensioni: lunghezza 4,000 m larghezza 1,690 m altezza 1,550 m Versioni: Trend, Comfort, Elegance Categoria: Euro 6 Prezzo: da 14.600 euro Commercializzazione: in corso Le auto da battere, alla prossima Dakar, saranno ancora loro, le Mini ALL4 Racing che hanno cannibalizzato le successive quattro edizioni. L’impegno del marchio Bmw è sempre più profondo: quest’anno ben 12 a partire da Buenos Aires per 15 giorni di competizione massacrante attraverso Argentina e Bolivia. Favoriti? Roma e Al-Attiyah. Suzuki riprende il nome Baleno che, fra la fine degli anni 90 e il 2003, aveva identificato un modello di intermedia disponibile in tre stili di carrozzeria: due volumi tre porte, tre volumi quattro porte e lo station wagon da questa derivata. La parentela finisce qui. La nuova Suzuki Baleno è un bel crossover grintoso, al limite dei 4 metri, quindi da collocare nel segmento dimensionale B, nell’ambito del quale si propone come uno dei modelli di più generosa abitabilità e comfort.
Va detto che Suzuki Baleno si può definire un crossover proprio in ragione del suo stile muscoloso e dalla grande personalità estetica, con linea di cintura alta e due nervature che danno grande forza alla vista laterale. Particolarmente deciso è il tratto della nervatura inferiore che nasce dallo spoiler anteriore, sottolinea il profilo del passaruota anteriore, corre alla base delle portiere creando un effetto minigonna e si chiude al passaruota posteriore. Una linea continua che mostra una mano stilistica nitida, che si ritrova in ogni angolo di prospettiva.
Gli interni sono molto piacevoli e razionali, grazie anche alla larghezza dell’abitacolo, particolarmente generosa in relazione alla lunghezza. Questa caratteristica nasce dalla piattaforma totalmente nuova su cui nasce Baleno e che ha anche il pregio di un peso contenuto e di una elevata rigidità torsionale. Baleno una scelta di due motorizzazioni: un nuovi tre cilindri 1.0 litri turbo-iniezione diretta e un quattro cilindri 1.2 litri. Il primo dispone di un cambio manuale 5 marce o un 6 marce automatico mentre il secondo, in alternativa al 5 marce manuale, propone un razionale automatico CVT. A contenere consumi ed emissioni provvede un interessante sistema “ibrido-leggero” con un motore elettrico che provvede all’avviamento, ma poi diventa generatore e, in accelerazione, fornisce coppia aggiuntiva. Ampia la dotazione degli ausili elettronici alla sicurezza, incluso il radar anti-collisione.
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